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Giostra del Saracino a giugno: la tradizione aretina

Giostra del Saracino a giugno: la tradizione aretina

Arezzo, città toscana incantevole e dalle mille sfaccettature, non è celebre solo per la storia che racconta e per la sua proposta gastronomica, ma anche per le sue ricche tradizioni culturali. La città si veste di eventi che arrivano sino ai giorni nostri partendo da una tradizione secolare. Sono molto affascinanti e rappresentano occasioni ideali di intrattenimento per i visitatori, ma soprattutto di familiarità e tradizione per la gente del posto.

Tra gli eventi più significativi spicca la Giostra del Saracino, un torneo cavalleresco che rievoca le antiche sfide medievali e che attira ogni anno numerosi visitatori desiderosi di immergersi in un’atmosfera d’altri tempi.
Questa manifestazione si svolge due volte l’anno: la Giostra di San Donato, dedicata al patrono della città, si tiene il penultimo sabato di giugno in edizione notturna, mentre la seconda edizione si svolge la prima domenica di settembre in edizione diurna.

In vista dell’edizione di giugno vogliamo esplorare la storia, le tradizioni e le curiosità legate alla Giostra del Saracino. Scopriamo insieme una guida completa per vivere appieno questa esperienza unica.

Quali sono le origini storiche della Giostra del Saracino?

La Giostra del Saracino affonda le sue radici nel Medioevo, periodo in cui i tornei cavallereschi erano non solo occasioni di festa, ma anche esercizi di addestramento militare. La più antica testimonianza di un torneo ad Arezzo risale al XIII secolo, quando in Piazza Grande si celebrarono importanti eventi cavallereschi. Questi tornei servivano a preparare i cavalieri alle battaglie contro i Saraceni, da cui deriva il nome della Giostra.

Nel corso dei secoli, la Giostra ha subito diverse trasformazioni. Durante il Rinascimento, erano comuni le giostre barocche, organizzate per celebrare visite di autorità importanti o eventi civili come matrimoni nobiliari. Con il passare del tempo, però, queste tradizioni andarono scemando, fino a scomparire nel XVIII secolo. Una breve ripresa si ebbe all’inizio del XX secolo, ma fu solo nel 1931 che la Giostra del Saracino venne poi ripristinata nella forma che conosciamo attualmente, come rievocazione storica ambientata nel XIV secolo.

Dove si può vedere la Giostra del Saracino?

Come abbiamo visto, il luogo principale dove si svolge la Giostra è Piazza Grande, una delle piazze più suggestive d’Italia, circondata da edifici medievali e rinascimentali.
I biglietti per assistere all’evento possono essere acquistati in vari punti della città, con diverse fasce di prezzo a seconda della posizione scelta. Oltre agli spalti, i visitatori possono vivere l’atmosfera della Giostra anche passeggiando per il centro storico, che nei giorni dell’evento si anima di cortei storici, sbandieratori e feste di contrada.

Come funziona la competizione della Giostra del Saracino?

La città di Arezzo è suddivisa in quattro Quartieri storici, ciascuno con i propri colori e simboli distintivi:

  • Porta Crucifera (detta anche “Colcitrone”), con colori rosso e verde.
  • Porta del Foro, con colori giallo e cremisi.
  • Porta Sant’Andrea, con colori bianco e verde.
  • Porta Santo Spirito, con colori giallo e azzurro.

Ogni Quartiere partecipa alla Giostra schierando due cavalieri, detti giostratori, che si sfidano nel tentativo di colpire il Buratto, un fantoccio rotante che rappresenta il “Re delle Indie”, simbolo del nemico saraceno. La Giostra è infatti conosciuta anche con il nome di Giostra ad burattum, proprio per via del nome del bersaglio utilizzato: posizionato al centro della pista, è l’elemento chiave della competizione.

L’obiettivo è colpire con la lancia il punteggio più alto possibile sullo scudo del Buratto, evitando al contempo di essere colpiti dalla sua mazza rotante. Il Quartiere che totalizza il punteggio più alto si aggiudica la prestigiosa Lancia d’Oro, trofeo molto ambito poiché simboleggia l’onore e la supremazia nella competizione.

Il corteo storico e i costumi

Uno degli aspetti più affascinanti della Giostra del Saracino è senza dubbio il corteo storico che precede la competizione. Si tratta di oltre 350 figuranti in abiti medievali che sfilano per le vie del centro storico, accompagnati dal suono di tamburi e chiarine, creando un’atmosfera magica in grado di riportare indietro nel tempo. I costumi, realizzati con grande cura e attenzione verso i dettagli, si ispirano a dipinti e affreschi dell’epoca, contribuendo a rendere la rievocazione ancora più autentica.

La preparazione e l’addestramento dei giostratori

Essere scelti come giostratori è un grande onore e richiede un intenso addestramento. La lancia utilizzata dai giostratori è un’arma in legno dal peso considerevole: circa 3 kg. Ogni cavaliere deve saperla maneggiare con precisione e forza per colpire il Buratto nel punto giusto e accumulare il punteggio massimo.

I cavalieri, quindi, devono possedere non solo abilità equestri, ma anche una notevole precisione nel maneggiare la lancia. L’allenamento include esercizi per migliorare la coordinazione, la forza e la concentrazione.

L’atmosfera della Giostra e le tradizioni culinarie

Oltre alla competizione cavalleresca, la Giostra del Saracino rappresenta anche un’occasione per immergersi nelle tradizioni aretine. Nei giorni della manifestazione, il centro storico si riempie di spettacoli, cene di quartiere e rievocazioni storiche.

Si tratta delle cosiddette cene propiziatorie, organizzate nei quartieri nei giorni che precedono l’evento, per dare la giusta carica ai giostratori e propiziare la vittoria. Durante queste serate si possono assaporare i piatti tipici della cucina toscana. Tra questi, si possono trovare i classici menù composti da lasagne e bistecche, oppure c’è l’eventualità di gustare alcuni dei piatti più tipici della tradizione. Tra questi, ci sono:

  • Pici al sugo d’anatra, una specialità rustica e saporita.
  • Peposo alla fornacina, uno stufato di carne cotto a lungo con vino rosso e pepe nero.
  • Crostini toscani, con patè di fegatini di pollo.
  • Fagioli all’uccelletto, cucinati con pomodoro e salvia.

Per accompagnare queste cene, non può mancare un buon vino, come ad esempio il Chianti aretino, robusto e perfetto per esaltare i sapori della cucina locale.

Vivi la Giostra del Saracino con il Castello di Gargonza

Se vuoi rendere la tua esperienza alla Giostra del Saracino ancora più speciale, puoi scegliere di soggiornare al Castello di Gargonza, un’antica fortezza medievale immersa nelle colline toscane. Qui potrai respirare l’atmosfera autentica di un borgo medievale perfettamente conservato, rilassarti in un ambiente unico e assaporare la vera cucina toscana prima di immergerti nel cuore pulsante della Giostra. In questo modo, la tua esperienza seguirà un unico filone: quello di una rievocazione storica che ti porterà indietro nel tempo in un’atmosfera suggestiva e affascinante.

Prenota il tuo soggiorno e vivi un’esperienza indimenticabile tra storia, tradizioni e spettacolo. Ti aspettiamo al Castello di Gargonza!

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