Cosa si mangia a Natale in Toscana: i piatti della tradizione

pranzo di natale in toscana: il menu di Gargonza

Il pranzo di Natale in Italia, come nel mondo, è sacro e vede protagoniste alcune pietanze imprescindibili.

Ricchi antipasti, classici tortellini in brodo (o altri tipi di pasta ripiena in base alla regione), piatti di carne o pesce, pandoro e panettone a seconda dei gusti, frutta secca e agrumi.
Ma ogni regione ha la sua, vediamo in linea di massima come si mangia a Natale in Toscana.

Il pranzo di Natale in Toscana

Un classico pranzo di Natale in Toscana vedrà come antipasto i crostini ai fegatini, rigorosamente di pollo.
In tutta la Toscana ogni famiglia prepara la propria versione e sono semplicissimi da preparare: si saltano in padella i fegatini con un soffritto di cipolla, sedano e carota e si va a sfumare con del vino bianco.
Vengono poi tagliati a punta di coltello e rimessi in padella aggiustandoli di sale e pepe ma senza esagerare: la sapidità del piatto viene data da acciugha e capperi tritati.

A parte il pane toscano (senza sale) e magari raffermo, leggermente bagnato e messo in forno per renderlo croccante.
Non vi resterà che spalmare i fegatini e servire i vostri crostini su un piatto da portata: non dureranno molto.
Ma non è un antipasto di Natale se non è ricco!
Perciò un antipasto tradizionale toscano dovrebbe contenere salumi misti, pecorino, olive.
Un’alternativa vegetariana (ma anche vegana) è la Cecina (torta di ceci) da servire tiepida.

Primi piatti natalizi toscani

Sui primi piatti ci sono diverse scuole di pensiero.

Non possiamo non citare i cappelletti in brodo: si possono comprare ma il brodo vi consigliamo di prepararlo in casa, ha tutto un altro sapore.
Il brodo per i cappelletti va fatto con il cappone bollito il giorno prima in acqua fredda con cipolla carota e sedano.
Il cappone può essere mangiato come lesso (buonissimo), il brodo ricavato va utilizzato il giorno dopo per cuocere i cappelletti.

Un altro primo piatto tradizionale del pranzo di Natale è la pasta fresca all’uovo con ripieno di spinaci e ricotta oppure il più classico ripieno di patate (tipico del Mugello).

Il sugo deve essere ricco: andrà benissimo un semplice ragù di carne ma per dare un certo prestigio alle loro tavole i toscani amano utilizzare la selvaggina (selvaggina). A chi piace la selvaggina può preparare un sugo di cinghiale o di lepre.
Per una versione vegetariana vi basterà condire i vostri ravioli o tortelli con burro e foglie di salvia.

Cosa si mangia di secondo al pranzo di Natale in Toscana

Secondo piatto: l’arista di maiale.
Arista è il nome toscano del lombo di maiale arrosto, molto diffuso nel pranzo della domenica, soprattutto a Firenze.
L’Arista toscana è molto semplice da preparare e viene condita con aglio, rosmarino fresco, salvia, sale e olio extravergine di oliva.

I dolci tradizionali toscani di Natale

Concludiamo il pasto con un dolce natalizio tradizionale toscano con una ricetta vecchia di 1000 anni: il Panforte e alcuni biscotti natalizi speciali come cavallucci e ricciarelli accompagnati da Vin Santo.

Di sicuro non mancheranno nemmeno i cantucci, ma quelli non mancano mai.
Il panforte è un dolce denso e denso di origine medievale. Dapprima veniva preparato dai monaci nei monasteri e donato simbolicamente in occasioni particolari, poi passò nelle mani degli speziali: zucchero, mandorle, frutta candita e spezie erano ingredienti preziosi come l’oro, e come l’oro erano custoditi da queste figure a metà tra un alchimista e un farmacista, in enormi barattoli di vetro su scaffali di legno scuro.

Le spezie sono ciò che lo rendono unico, un panpepato toscano. Il suo odore pungente e mielato è per me il vero profumo del Natale, insieme a quello delle mandorle e delle scorze d’arancia dei ricciarelli.

I Cavallucci sono una delle prelibatezze natalizie più famose della Toscana, risalenti al Rinascimento, quando il consiglio della chiesa regalava panpepato e cavallucci ai suoi membri. Originari di Siena, questi biscotti di vecchia concezione hanno una consistenza morbida e sono realizzati con farina 00, noci, canditi, semi di anice e spezie.

Nessuno conosce l’origine esatta del loro nome (che deriva da cavallo). Alcuni credono che derivi dalla loro forma, con un solco centrale che ricorda uno zoccolo di cavallo, o forse perché un tempo su di essi era impresso un cavallino. Altri sottolineano come fossero spesso consumati dai lavoratori dei roadhouses, dove i viaggiatori si fermavano per riposarsi e cambiare i cavalli.
In origine erano più semplici: niente noci né canditi, solo farina, miele, zucchero e semi di anice. Si sono arricchiti nel corso dei secoli per soddisfare i gusti sempre più esigenti della borghesia.

A metà tra una piccola pasta frolla e un biscotto alle mandorle, i ricciarelli sono caratterizzati da una spolverata di zucchero a velo, da un interno morbido che si scioglie in bocca e da un profumo deciso di mandorle amare. L’origine dei ricciarelli di Siena risale al XV secolo: la pasta di mandorle – sotto forma di marzapane o Marzapanetti – un tempo era molto apprezzata in città e Siena era famosa anche fuori dal suo territorio per la sua produzione. I biscotti di pasta di mandorle erano riservati al sontuoso banchetto dei Signori perché costituiti da ingredienti pregiati, principalmente mandorle e zucchero. Erano così pregiati e raffinati che i dolci di marzapane venivano venduti nelle botteghe degli speziali insieme ai farmaci e alle spezie più esotiche dell’epoca.

Oggi, insieme al panforte, i ricciarelli sono forse uno dei dolci senesi più caratteristici: nel periodo natalizio potete trovarli in tutte le pasticcerie e panifici di Siena.
Nonostante si tratti di una ricetta tradizionale, è anche un dolce dal sapore moderno, poiché sono naturalmente privi di glutine e lattosio, rendendoli così un biscotto natalizio in grado di soddisfare le esigenze di tutti.

Il menu di Natale al Castello di Gargonza

E se voleste festeggiare un Natale speciale tra le mura di un castello medievale, il Castello di Gargonza propone il suo menu per l’occasione:

Aperitivo di benvenuto, le bolle frizzanti con le frivolezze della cucina per accogliervi nel calore delle nostre tavole.

Baccalà mantecato all’olio extra vergine di oliva
Antipasti
Roché di fegatini
Terrina di cappone con glassa ai frutti di bosco
Flan di broccoli viola con fonduta di formaggio erborinato De’ Magi
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Agnolotti in brodo di cappone
Risotto al midollo e zafferano
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Bollito misto con trittico di salse e giardiniera in agrodolce
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Torta fredda al limone con riduzione al Gin
Panettone della tradizione con crema calda al Vin Santo
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Dalla Cantina

Vermentino Costa Toscana, Marchesi Ginori Lisci, 2022
Montescudaio DOC Merlot Bio, Marchesi Ginori Lisci 2020
€ 70,00 a persona vini inclusi

Per i bambini con posto a tavola € 30,00 a persona.
Lo stesso menu è disponibile per celiaci.
Per info e prenotazioni info@gargonza.it oppure tel. 0575/847021

Autunno in Toscana: ecco cosa fare

L’autunno 2023 ha tardato ad arrivare ma finalmente è giunto e possiamo dedicarci alla stagione più avvolgente dell’anno con tante idee made in Toscana.La Toscana oltre ad essere una bellissima regione da visitare durante la stagione autunnale è il nostro luogo del cuore.
Ad ottobre e novembre il clima è generalmente mite e piacevole, il che lo rende il periodo ideale per dedicarsi ad attività all’aria aperta ed esplorare il ricco patrimonio culturale della zona.

Ecco alcune cose che si possono fare in Toscana durante la stagione autunnale.

Degustazione di vini in Toscana

Nella regione del Chianti non può mai mancare una degustazione di vini!
L’autunno tra l’altro è la stagione della vendemmia in Toscana ed è un ottimo momento per esplorare le cantine e i vigneti della regione, famosi in tutto il mondo.
Si può partecipare a tour enogastronomici e degustazioni, soprattutto nelle famose regioni vinicole come Chianti, Montepulciano e Montalcino.

Visitare le principali città toscane

Se non siete mai stati, ma anche se è la seconda o terza volta in Toscana vi consigliamo di visitare le città storiche: affascinanti e ricche di storia e arte, la Toscana è conosciuta per essere stata la culla del Rinascimento (e non solo) e l’autunno è il momento ideale per esplorarle senza la folla della stagione estiva. Firenze, Siena, Pisa, Lucca e molte altre città (non trascurate le più raccolte Prato e Pistoia) offrono meraviglie architettoniche, musei e deliziosa cucina locale.
Inoltre per esplorare il ricco patrimonio artistico e culturale della Toscana vi consigliamo di visitare musei, gallerie e siti storici e di approfittare delle numerose mostre temporanee sparse su tutto il territorio.

Perdersi nei borghi tipici

Ma accanto alle città più famose ci sono una moltitudine di borghi arroccati sulle colline disseminati per tutta la regione che valgono la pena di essere visitati per vivere appieno l’esperienza toscana.
Montefioralle, Monteriggioni, Badia a Passignano sono solo alcuni esempi.
Un’opzione inusuale è invece Peccioli: il paesino diventato famoso per la land art. Qui troverete installazioni artistiche di grandi dimensioni molto suggestive.

Escursioni immersi nella natura di boschi e campagne

Per chi invece preferisce restare a contatto con il verde consigliamo di dedicarsi a escursionismo e natura: la campagna toscana è meravigliosa in autunno, con fogliame vivace e temperature piacevoli.
Si possono fare escursioni a piedi, in bicicletta o semplicemente fare piacevoli passeggiate in campagna o sugli Appennini.

Giri in mongolfiera

Non serve andare fino in Cappadocia per provare l’esperienza della mongolfiera! L’autunno offre condizioni meteorologiche eccellenti per i giri in mongolfiera, offrendo viste mozzafiato del paesaggio toscano.

Tour gastronomici alla scoperta delle prelibatezze locali

L’autunno è la stagione per la caccia ai funghi e ai tartufi in Toscana.
Siete fortunati, vengono organizzati dei tour guidati: potete unirvi agli esperti locali durante i viaggi di ricerca per conoscere questi tesori culinari.

La raccolta delle olive

Se passate da queste parti nel tardo autunno, potreste essere in grado di partecipare alla raccolta delle olive.
Molti agriturismi offrono agli ospiti l’opportunità di aiutare nella raccolta delle olive e conoscere la produzione dell’olio d’oliva.
Se siete particolarmente interessati all’olio evo poi potreste approfittare delle degustazioni di olio d’oliva.
Simile al vino, non tutti lo sanno ma è possibile partecipare anche a degustazioni di olio extravergine d’oliva, poiché è in questo momento che viene spremuto l’olio d’oliva fresco. 

Terme e bagni all’insegna del relax

La Toscana è conosciuta per i suoi bagni termali naturali e le sorgenti termali. Una visita ad uno dei centri termali, come quelli di Saturnia o Montecatini Terme, può essere particolarmente rilassante durante il clima autunnale più fresco.
In alternativa si possono scegliere luoghi più wild come le Terme di Petriolo o i Bagni di San Filippo.

Esperienze culinarie

Come ogni regione italiana, anche la Toscana è famosa per il suo cibo e per le sue ricette uniche.

Tra le specialità autunnali locali da assaggiare assolutamente:

  • la ribollita (una zuppa sostanziosa): piatto povero della tradizione a base di cavolo nero, fagioli e patate
  • la pappa al pomodoro (zuppa di pomodoro e pane)
  • piatti a base di castagne come i Necci: crepes con farina di castagne solitamente farciti con ricotta e miele

Il tempo può variare, quindi è una buona idea controllare le previsioni ed essere preparati per le serate più fresche.
La Toscana in autunno è una destinazione fantastica per coloro che desiderano sperimentare la bellezza, la storia e le delizie culinarie della regione in un’atmosfera più tranquilla e piacevole.

E per coronare al meglio il vostro soggiorno, perché non dormire in un castello?
Venite a trovarci al Castello di Gargonza, vi aspetta una vacanza da sogno, che sia solo una notte o qualche giorno in più.

Dove andare per il ponte dei morti 2023

dove andare per il ponte dei morti 2023

In Italia si chiama comunemente “Ponte dei Morti” e si riferisce al ponte per Ognissanti, che è una festa cattolica che si celebra il 1° novembre in onore di tutti i santi noti e sconosciuti.

Questa festività è seguita dal Giorno dei Morti, che si celebra l’8 novembre in Italia.
Durante questi giorni, molte persone visitano i cimiteri per onorare i defunti e decorare le tombe dei propri cari.
Quest’anno il Ponte dei Morti 2023,  con un po’ di organizzazione, rappresenta l’opportunità ideale per una breve fuga che può essere collegata al weekend (in totale 5 giorni).

Perché non approfittarne per visitare alcune bellezze mai viste prima?
Questa è l’opportunità perfetta per esplorare le affascinanti città d’arte, tra cui Roma, Firenze e Venezia, ma anche per visitare i pittoreschi borghi dell’Umbria e della Toscana, senza dimenticare innumerevoli altre destinazioni in Italia!
In aggiunta, questo periodo è ideale per rilassanti vacanze nella natura e, soprattutto, per ritiri di benessere e detox.
Potreste scegliere di visitare una delle località termali del nostro paese o concedervi un soggiorno di lusso in un hotel con un centro benessere di prim’ordine.

Il Ponte dei Morti 2023 in Toscana

La Toscana è un ottimo punto di partenza, ecco alcune idee.

Una festa da paura a Borgo a Mozzano

Non tutti lo sanno ma in Toscana, il piccolo paese di Borgo a Mozzano è il centro nevralgico per i festeggiamenti di Halloween!
Questo piccolo borgo tutti gli anni dal 1993 infatti organizza l’Halloween Celebration e tutti i festeggiamenti raggiungono il culmine la notte del 31 ottobre.
Perfetta per un weekend speciale a base di spettacoli, show e fuochi d’artificio.

A Borgo a Mozzano si festeggia la “Notte Nera”durante la quale si rivive anche la Leggenda di Lucinda, una nobildonna di Lucca che sacrificava i propri amanti al diavolo per rimanere sempre giovane e bella.

Festeggiare la notte delle streghe in un castello

E quale castello migliore del Castello di Gargonza?
Per i festeggiamenti di quest’anno abbiamo pensato ad una cena con un menù tutto autunnale seguita da musica dal vivo.
Ovviamente i travestimenti sono molto consigliati.

Halloween a Firenze

Dalla fine di ottobre in poi il capoluogo di regione inizia ad essere un po’ più tranquillo e meno affollato: è il momento migliore per visitare Firenze senza la calca di turisti asiatici e americani e con temperature più miti e accettabili.

Che cosa potreste fare a Firenze per il ponte dei morti? Ecco qualche idea:

  • Esplorare le tombe di illustri personaggi presso la Basilica di Santa Croce e nei cimiteri monumentali della città.
  • Partecipare ad uno dei tanti Halloween party organizzati per la serata del 31 ottobre: a Villa Tolomei, al Tenax, al Viper e alla Fattoria di Maiano.
  • Scoprire il misterioso Salone degli Scheletri presso il Museo di Storia Naturale della Specola.
  • Approfittare delle straordinarie opportunità di shopping nel centro storico di Firenze, con numerosi negozi e botteghe dal fascino di un tempo
  • Ammirare la mostra “Riviste: La cultura in Italia nel primo ‘900” presso gli Uffizi.
  • Esplorare la mostra “Il ritorno di Giuseppe, principe dei sogni” a Palazzo Vecchio.
  • Seguire un itinerario virtuale attraverso i luoghi fiorentini descritti nelle opere di Shakespeare, con prenotazione dal Piazzale di Porta Romana.
  • Partecipare alle festività e agli eventi legati a Halloween che animano le strade fiorentine come la rinomata Halloween Run!