Le terme di Chianciano Terme: cosa fare

che cosa fare alle terme di Chianciano

Chianciano Terme è una delle stazioni termali più conosciute della Toscana e d’Italia. La città si trova in una posizione incantevole tra la Val di Chiana e la Val d’Orcia, in un contesto paesaggistico di rilievo e a pochi chilometri da molti altri centri di grande interesse. Chianciano è quindi in grado di offrire una vacanza rilassante e, come vedremo, anche culturale.

La zona di Chianciano è abitata sin dall’Età del Bronzo e gli scavi archeologici effettuati nei dintorni hanno portato alla luce alcune necropoli etrusche, come quella de La Foce e quella situata nell’area Pedata-Morelli, che hanno restituito una grande quantità di materiali. Oltre alle necropoli, sono stati identificati santuari dedicati alle divinità delle acque e una fattoria dove venivano prodotti olio e vino. Gli Etruschi furono seguiti dai Romani, che costruirono le terme di Mezzomiglio. I santuari prima e le terme poi dimostrano che le acque termali di Chianciano erano ben conosciute e apprezzate sia dagli Etruschi che dai Romani.

Cose da fare a Chianciano Terme

Terme a Chianciano Terme

Conosciuta fin dall’antichità, Chianciano Terme nella Val di Chiana ha vissuto un boom economico nella seconda metà del XX secolo, quando è diventata una delle stazioni termali più importanti d’Italia.
In questa zona ci sono molte sorgenti termali che hanno portato la città moderna a una rapida crescita negli ultimi 50 anni. Durante questo periodo sono stati creati molti stabilimenti termali in città, dotati di strutture per il completo relax e anche per chi vuole svolgere attività ricreative.

Le acque che hanno reso famosa Chianciano sono conosciute per le loro proprietà curative. Alcune di queste acque vengono utilizzate nei bagni termali, mentre altre sono destinate all’imbottigliamento o utilizzate nella preparazione di creme e cosmetici.

Parchi termali, spa sensoriali, idroterapia, piscine termali e molto altro… A Chianciano troverai tutto ciò di cui hai bisogno per prenderti cura del tuo corpo e per il tuo relax!

Cosa vedere a Chianciano Terme

Abbiamo appena parlato della “moderna” Chianciano, che è sicuramente il motore principale del turismo locale con le sue terme e i suoi resort; ora è il momento di parlare del “vecchio” borgo di Chianciano.

La città è documentata sin dall’antichità e offre diverse idee per il turismo culturale.

Museo Archeologico di Chianciano Terme

Il Museo Archeologico di Chianciano Terme è uno dei musei più importanti dedicati alla civiltà etrusca. Questo interessante museo espone numerosi reperti provenienti da vari siti archeologici della zona, come la necropoli de La Foce – Tolle.
Gli straordinari reperti, esposti secondo criteri cronologici, sono valorizzati da un’accurata informazione e una presentazione molto precisa.

Il museo si trova in via Dante (per tutte le informazioni sugli orari e sui biglietti, si rimanda al sito ufficiale).

Collegiata di San Giovanni Battista

La Collegiata di San Giovanni Battista è stata costruita nella prima metà del XII secolo in forme romanico-gotiche, anche se l’interno è stato rinnovato in stile neoclassico nel 1817. Sulla facciata si può ammirare un bellissimo portale strombato con una decorazione a cordoni e capitelli con motivi vegetali.
All’interno troviamo un’urna etrusca, riutilizzata per conservare le ceneri del Beato Paolo Salimbeni, un affresco del XVI secolo raffigurante la Natività, un crocifisso del XIV secolo e una scultura lignea del Cristo morto di Giuseppe Paleari.

Museo della Collegiata

Allestito all’interno del Palazzo dell’Arcipretura, il Museo della Collegiata è una piccola galleria d’arte sacra (4 sale) che conserva una serie di opere datate tra il XIII e il XIX secolo. Il cuore della collezione è costituito da beni provenienti dall’ex Monastero di San Michele Arcangelo. Tra le opere più importanti vi sono un Crocifisso di Segna di Bonaventura, una Madonna lignea della scuola di Nicola Pisano e un polittico Madonna e Santi del Maestro di Chianciano.

Il museo si trova in via Solferino (per tutte le informazioni sugli orari e sui biglietti, si rimanda al sito ufficiale).

Museo d’Arte di Chianciano

In una sorta di tour cronologico dei musei di Chianciano, arriviamo a parlare del Museo d’Arte di Chianciano. Questo museo espone una vasta collezione composta da circa mille opere che vanno dal Neolitico all’arte asiatica e contemporanea. Qui sono esposte opere di vari artisti come Tom Nash, Francis Turner, Mario Schifano, Damien Hirst, Magritte, Guttuso, Munch, Dürer e Rembrandt.

Il museo si trova in via della Libertà (per tutte le informazioni sugli orari e sui biglietti, si rimanda al sito ufficiale).

Cose da fare nei dintorni di Chianciano Terme

Nelle immediate vicinanze di Chianciano Terme, segnaliamo il Giardino di Villa la Foce, un bellissimo giardino formale costruito tra il 1924 e il 1939.
La posizione tra la Val d’Orcia e la Val di Chiana rende Chianciano un eccellente punto di partenza per raggiungere molte città come Pienza, Montepulciano, Chiusi e Sarteano.

Come arrivare a Chianciano Terme nella Val di Chiana

Chianciano si trova a circa 80 chilometri da Siena e 70 da Arezzo.

  • In auto: da Firenze, Arezzo e Siena: autostrada A1 fino all’uscita per Chiusi/Chianciano, poi strada provinciale SP146.
  • In treno e bus: la stazione ferroviaria più vicina è Chiusi Scalo. Da lì è possibile raggiungere Chianciano in autobus (linea FT4 Siena Mobilità).

Sagre autunnali tra Val di Chiana e dintorni

sagre in Toscana a settembre e ottobre: dove andare e cosa fare

Le sagre di settembre e ottobre ad Arezzo e provincia sono molto più di semplici occasioni per gustare prodotti tipici.
Sono momenti di incontro, di festa e di celebrazione delle tradizioni locali. Dietro ogni piatto, ogni gioco, ogni spettacolo, c’è una storia da raccontare, un legame con il territorio e con le persone che lo abitano.
Ma le sagre sono anche un’opportunità per riflettere sul futuro: come possiamo mantenere vive queste tradizioni e renderle sempre più attrattive per le nuove generazioni?

Feste e Sagre di Settembre e Ottobre ad Arezzo

Arezzo, ricca di storia e tradizione, offre un calendario di eventi autunnali imperdibili che celebrano la cultura, il cibo e le tradizioni locali.

Settembre

  1. Giostra del Saracino (2 settembre)
    • Un’entusiasmante rievocazione medievale dove i quartieri di Arezzo si sfidano in una competizione di abilità e coraggio.Fiera Antiquaria (1-2 settembre)
    • La più antica fiera dell’antiquariato in Italia, con oggetti d’arte, mobili e curiosità.
  2. Sagra della Porchetta: la Porchetta di Monte San Savino. A pochi chilometri da Gargonza, ogni secondo weekend di settembre da 50 anni ad oggi, si celebra la rinomata prelibatezza della Porchetta.
    Il paese si prepara a festa con i maestri di porchetta del Monte che preparano la loro Porchetta con i forni alimentati con la scopa dei boschi circostanti che da al prodotto una sua connotazione tutta particolare tanto da definire un marchio DOP la Porchetta di Monte San Savino. L’occasione è buona per visitare il borgo rinascimentale del Monte, scoprire i suoi tesori nascosti e girare per gli stand per uno street food di qualità.
  3. Cortona Antiquaria: dal 24 agosto all’8 settembre da 60 anni oramai, le vie del centro storico di Cortona si abbelliscono delle più importanti botteghe antiquarie che presentano i propri mobili ed arredi.. L’occasione è ottima per visitare Cortona ed, in particolare, il Museo di Arte Etrusca (MAEC), la Fortezza del Girifalco, la Cattedrale di Santa Margherita e le celle di San Francesco. 

Ottobre

  1. Mercato Internazionale (12-14 ottobre)
    • Una vetrina di sapori e culture da tutto il mondo, con stand gastronomici e artigianali.
  2. Festa della Castagna (20-21 ottobre)
    • Un omaggio alla castagna, con degustazioni, mercatini e attività per tutta la famiglia.
  3. Festa del Perdono di Terranuova Bracciolini (19-23 ottobre)
    • Un evento che combina tradizioni religiose, spettacoli e gastronomia locale.
  4. Sagra del Tordo (ultimo weekend di ottobre)
    • Una celebrazione delle tradizioni venatorie e culinarie, con piatti tipici e rievocazioni storiche.

Consigli Utili

  • Partecipazione: Molti eventi sono gratuiti o richiedono una modesta quota di partecipazione.
  • Gastronomia: Non perdere l’occasione di assaggiare specialità locali come la ribollita, i crostini neri e la bistecca alla fiorentina.
  • Cultura: Visita i musei e le chiese di Arezzo per un’esperienza culturale completa.

Arezzo in autunno è un mix perfetto di storia, cultura e sapori che non deluderà i visitatori. Per ulteriori dettagli sugli eventi e sulle modalità di partecipazione, visita il sito ufficiale di Visit Arezzo.

Feste e Sagre a Settembre e Ottobre ad Arezzo

  • Festa dell’Uva di Subbiano: fine agosto – inizio settembre.
  • Sagra del Collo d’Ocio di Marciano della Chiana: settembre.
  • Antica Festa del Tegame di Monte Sopra Rondine: prime due settimane di settembre.
  • Festa del Fungo di Palazzo del Pero: secondo weekend di settembre.
  • Sagra del Bastoncello Casareccio di Laterina: prime due settimane di settembre.
  • Festa della Dea di Venere: primo weekend di giugno e di settembre.
  • Sagra della Porchetta di Monte San Savino: secondo weekend di settembre.
  • Corsa del Saracino di Talla: metà settembre.
  • Sagra del Panello con l’Uva di Cavriglia: seconda domenica di settembre.
  • Sagra della Nana di Montagnano: terza e quarta settimana di settembre.
  • Sagra dei Maccheroni con la Lepre di Castelnuovo: terzo weekend di settembre.
  • Sagra della Polenta di Monterchi: penultima settimana di settembre.
  • Festa dell’Uva del Vino e dell’Olio di Ciggiano: terza domenica di settembre.
  • Sagra del Fungo Porcino e della Bistecca di Noceta: ultimo weekend di settembre.
  • I Sapori del Casentino di Pratovecchio: primo weekend di ottobre.
  • Sagra della Polenta di Rigutino: nel 2024: 3, 4, 5, 6, 10, 11, 12, 13 ottobre.
  • Sagra della Castagna di Cortona: seconda domenica di ottobre.
  • Festa della Castagna di Caprese Michelangelo: ultimi due fine settimana di ottobre.
  • Sagra della Polenta di Castagne di Montemignaio: ultima domenica di ottobre.
  • Festa di Castagnatura di Raggiolo: ultima domenica di ottobre e la prima domenica di novembre.
  • Castagnata di Rigutino: ultimo weekend di ottobre.

I sentieri escursionistici del Casentino: cosa fare nelle foreste Casentinesi

cosa fare nelle foreste casentinesi

Per cosa è famoso il casentino?

Il Casentino, una zona montagnosa situata nell’entroterra toscano, è rinomato per diversi aspetti che lo rendono una destinazione turistica unica e apprezzata.

Natura incontaminata: Il Casentino vanta un paesaggio incontaminato, caratterizzato da boschi rigogliosi, montagne imponenti, fiumi cristallini e laghi pittoreschi. Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, istituito nel 1995, protegge la bellezza selvaggia della regione e offre agli amanti della natura un paradiso per escursioni, trekking, ciclismo e altre attività all’aria aperta.

Il Casentino vanta una ricca storia e cultura, risalente a tempi antichi. La zona è costellata di affascinanti borghi medievali, come Poppi, Bibbiena e Stia, che conservano testimonianze del passato come castelli, chiese e palazzi. Tra i luoghi di interesse storico-religioso più importanti figurano il Santuario di Camaldoli, il Santuario della Verna e l’Eremo di Camaldoli, luoghi di grande spiritualità e misticismo.

Il Casentino, una zona montagnosa situata nell’entroterra toscano, è rinomato per diversi aspetti che lo rendono una destinazione turistica unica e apprezzata.

Natura incontaminata: Il Casentino vanta un paesaggio incontaminato, caratterizzato da boschi rigogliosi, montagne imponenti, fiumi cristallini e laghi pittoreschi. Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, istituito nel 1995, protegge la bellezza selvaggia della regione e offre agli amanti della natura un paradiso per escursioni, trekking, ciclismo e altre attività all’aria aperta.

Storia e cultura: Il Casentino vanta una ricca storia e cultura, risalente a tempi antichi. La zona è costellata di affascinanti borghi medievali, come Poppi, Bibbiena e Stia, che conservano testimonianze del passato come castelli, chiese e palazzi. Tra i luoghi di interesse storico-religioso più importanti figurano il Santuario di Camaldoli, il Santuario della Verna e l’Eremo di Camaldoli, luoghi di grande spiritualità e misticismo.

Tradizioni e gastronomia: Il Casentino custodisce gelosamente le sue tradizioni e la sua gastronomia tipica, caratterizzata da prodotti genuini e sapori autentici. Tra le specialità da non perdere troviamo il pratomagno, un formaggio pecorino dal gusto intenso, il pane casentino, cotto a legna nei forni a legna, e il tortello maremmano, un ripieno di carne e verdure. La regione è rinomata anche per la produzione di miele, castagne e tartufi.

Accoglienza e ospitalità: La gente del Casentino è famosa per la sua accoglienza calorosa e la sua ospitalità genuina. I visitatori vengono accolti con un sorriso e fatti sentire a casa fin dal primo momento.

In definitiva, il Casentino è una destinazione ideale per chi cerca una vacanza immersa nella natura, ricca di storia, cultura e tradizioni. La sua bellezza incontaminata, i suoi borghi affascinanti, la sua gastronomia tipica e la sua gente accogliente lo rendono un luogo speciale da scoprire e da vivere.

Dove si trovano le Foreste Casentinesi

Le Foreste Casentinesi si trovano in Toscana, nell’Appennino tosco-romagnolo. Si estendono su un territorio di circa 36.000 ettari, a cavallo tra le province di Arezzo, Forlì-Cesena e Firenze.
Il parco comprende una varietà di paesaggi, tra cui boschi, montagne, fiumi e laghi.

Le Foreste Casentinesi sono un’oasi di natura selvaggia e incontaminata.
Ospitano una ricca biodiversità di flora e fauna, tra cui diverse specie rare e protette. Il parco è anche un importante luogo storico e culturale, con numerosi eremi, monasteri e borghi medievali.

Cosa visitare nel Parco delle Foreste Casentinesi?

Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, in Toscana, offre una varietà di attività e attrazioni per tutti i gusti. Ecco alcuni dei luoghi da non perdere:

  • La Cascata dell’Acquacheta: Questa spettacolare cascata alta 80 metri è una delle più alte d’Italia. Si trova all’interno del parco ed è raggiungibile a piedi da un sentiero facile.
  • I Santuari di Camaldoli e La Verna: Questi due santuari francescani sono luoghi di pellegrinaggio da secoli. Camaldoli è sede di un’imponente abbazia benedettina, mentre La Verna è dove San Francesco ricevette le stimmate.
  • La Foresta di Campigna e il Palazzo Granducale: La Foresta di Campigna è la più grande foresta di faggio d’Europa. All’interno della foresta si trova il Palazzo Granducale, una residenza di caccia dei Medici.
  • Il Borgo di Ridracoli: Questo borgo pittoresco si trova sulle rive del lago di Ridracoli, un lago artificiale creato nel 1923. Il borgo è un luogo ideale per rilassarsi e godersi il paesaggio.
  • Il Monte Falterona: Il Monte Falterona è la cima più alta dell’Appennino toscano. Dalla vetta si gode una vista spettacolare sul parco e sulle campagne circostanti.

Oltre a questi luoghi da non perdere, il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi offre anche una varietà di sentieri escursionistici, piste ciclabili e percorsi per mountain bike. C’è anche la possibilità di fare rafting, canoa e pesca nel parco.

Cosa fare con bambini nelle foreste casentinesi?

Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna offre numerose attività adatte ai bambini.

Ecco alcune idee:

  • Sentieri Natura: Il parco dispone di 9 Sentieri Natura, percorsi facili adatti anche a famiglie con bambini piccoli. Lungo i sentieri troverete pannelli illustrativi per conoscere la fauna, la flora e la geologia del parco.
  • Aree picnic: Ci sono diverse aree picnic nel parco attrezzate con tavoli, panche e griglie. Il luogo ideale per godersi un pranzo in famiglia all’aria aperta.
  • Centri visitatori: I centri visitatori del parco offrono mostre interattive e laboratori didattici per bambini. Un modo divertente per imparare sulla natura del parco.
  • Parco giochi: Nel parco ci sono diversi parchi giochi dove i bambini possono divertirsi in sicurezza.
  • Escursioni in bicicletta: Il parco dispone di una rete di piste ciclabili adatte a tutti i livelli di abilità. Un’attività divertente per tutta la famiglia.
  • Passeggiate a cavallo: In alcuni centri del parco è possibile fare passeggiate a cavallo. Un’esperienza indimenticabile per i più piccoli.
  • Pesca: La pesca è praticabile in alcuni laghi e torrenti del parco. Un’attività rilassante per tutta la famiglia.
  • Osservazione della fauna selvatica: Nel parco è possibile osservare diverse specie di animali selvatici, come cervi, caprioli, cinghiali e lupi. Un’esperienza emozionante per i bambini.

Consigli:

  • Scegli un’attività adatta all’età e alle capacità dei tuoi figli.
  • Porta con te acqua, cibo e crema solare.
  • Indossa scarpe comode e vestiti a strati.
  • Rispetta l’ambiente e non lasciare traccia del tuo passaggio.

In quale regione si trova il monte falterona?

Il Monte Falterona si trova in due regioni: Toscana ed Emilia-Romagna.

La vetta del monte, che raggiunge i 1654 metri sul livello del mare, segna il confine tra i comuni di Badia Prataglia (AR) in Toscana e San Piero in Campagna (FC) in Emilia-Romagna.

Il versante occidentale del monte fa parte del territorio del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, mentre il versante orientale appartiene al Parco Nazionale del Corno alle Scale.

In definitiva, il Monte Falterona è un luogo che unisce due regioni, offrendo agli escursionisti e agli amanti della natura la possibilità di esplorare paesaggi suggestivi e incontaminati.

È la seconda vetta più alta dell’Appennino tosco-romagnolo, superata solo dal vicino Monte Falco che la sovrasta di soli 4 metri.
Il Falterona è un luogo iconico per gli amanti della natura e dell’escursionismo, offrendo panorami mozzafiato sulla vallata sottostante e sulla catena montuosa circostante.

Il Monte Campigna, invece, situato all’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, in Toscana, vanta un’altezza di 1.558 metri sul livello del mare.

Nonostante la sua altezza inferiore rispetto al Falterona, il Monte Campigna offre un ambiente naturale di grande bellezza e fascino, caratterizzato da boschi rigogliosi, prati fioriti e panorami suggestivi.

Entrambi i monti, Falterona e Campigna, sono mete ideali per escursioni, trekking e passeggiate nella natura, immersi in un’atmosfera di pace e tranquillità.

L’arte dell’olio evo: visita alle fattorie locali e degustazioni in Toscana

La tradizione olivicola toscana si è tramandata di generazione in generazione, mantenendo intatti i metodi di coltivazione e produzione che rendono unico questo olio

La Toscana è rinomata per il suo olio extravergine d’oliva, un prodotto di eccellenza che vanta una storia secolare.
La tradizione olivicola toscana si è tramandata di generazione in generazione, mantenendo intatti i metodi di coltivazione e produzione che rendono unico questo olio.
Chi visita la Toscana ha la possibilità di immergersi nell’arte dell’olio extravergine d’oliva attraverso una varietà di esperienze che vanno dalle visite alle aziende agricole alle degustazioni guidate.
Ecco alcune idee dettagliate su come vivere appieno questa tradizione.

Visitare un Frantoio in Toscana

Un’opzione affascinante è visitare un frantoio, dove le olive vengono trasformate in olio. I frantoi toscani, spesso a conduzione familiare, aprono le loro porte ai visitatori offrendo tour guidati.
Durante queste visite, si può assistere all’intero processo produttivo: dalla raccolta delle olive alla loro spremitura, fino alla filtrazione e conservazione dell’olio. È un’opportunità unica per vedere da vicino le presse tradizionali e moderne, e capire le differenze tra i vari metodi di produzione. Al termine del tour, una degustazione di olio permette di assaporare il prodotto fresco, spesso accompagnato da pane toscano.

Partecipare a una Degustazione di Olio d’Oliva

La Toscana offre innumerevoli occasioni per partecipare a degustazioni di olio extravergine d’oliva, organizzate sia nelle aziende agricole che in negozi specializzati. 

Come si svolge una degustazione di olio evo?

Durante una degustazione, gli esperti spiegano come riconoscere le diverse note aromatiche e gustative dell’olio, illustrando le caratteristiche che definiscono un olio extravergine di alta qualità.
Si impara a distinguere le diverse cultivar di olive e a riconoscere i difetti comuni. Queste sessioni sono un’occasione educativa e sensoriale per sviluppare un palato raffinato e apprezzare la complessità dell’olio d’oliva toscano.

A tal proposito, vicino a Gargonza, a Monte San Savino in Val di Chiana abbiamo un parco tematico dedicato all’olio: SuperEvo!
Il Frantoio Morettini di Monte San Savino ti invita a scoprire un museo del tutto nuovo, interattivo, sensoriale, immerso e multimediale, adatto a tutte le età. Lasciati condurre in un vero e proprio viaggio nel mondo dell’olio extra vergine di oliva dalla pianta fino alla tavola. Scoprirai gli antichi strumenti del passato e potrai stupirti dalle coinvolgenti installazioni interattive e dalle più moderne tecnologie di lavorazione.

Fare un Corso di Cucina in Toscana

Per chi ama la cucina, molti ristoranti e scuole di cucina toscane offrono corsi specificamente incentrati sull’uso dell’olio extravergine d’oliva.
In questi corsi, i partecipanti imparano a preparare piatti tipici della cucina toscana utilizzando l’olio come ingrediente principale. Si va dalla preparazione di condimenti e salse, come il celebre pesto toscano oppure una salsa con pomodori freschi, alla realizzazione di piatti completi, dove l’olio d’oliva esalta i sapori degli altri ingredienti. A Gargonza è possibile organizzare dei corsi di cucina dove imparerete i segreti della pasta fresca, oppure potrete stare con la nostra pasticcera per imparare dei tipici dolci italiani e toscani come il tiramisù ed i cantucci. I corsi sono sempre su prenotazione e per un minimo di 6 persone.

Fare un Tour Gastronomico in Toscana

Un modo ancora più immersivo per scoprire l’olio extravergine d’oliva toscano è partecipare a un tour gastronomico.
Questi tour includono visite a frantoi, degustazioni di olio e altri prodotti locali, come il vino e i formaggi. Si tratta di esperienze che combinano la bellezza dei paesaggi toscani con la scoperta delle tradizioni culinarie. I tour spesso prevedono soste in pittoreschi borghi medievali, dove si può assaporare l’autentica cucina toscana e comprendere meglio il ruolo centrale dell’olio d’oliva nella dieta mediterranea.

Pianificare il Viaggio in Toscana

Per vivere al meglio queste esperienze, è consigliabile pianificare il viaggio durante la stagione della raccolta delle olive, da ottobre a dicembre.
Questo è il periodo in cui i frantoi sono più attivi e si può assistere alla produzione dell’olio nuovo, un’esperienza davvero speciale. È importante prenotare le visite e le degustazioni in anticipo, soprattutto nei periodi di alta stagione turistica, per assicurarsi un posto. Vestirsi a strati e con scarpe comode è fondamentale, poiché il clima toscano può variare notevolmente nel corso della giornata.

Per garantirvi un soggiorno da sogno e un weekend all’insegna della bellezza e del relax, il Castello di Gargonza è la scelta migliore per chi vuole vivere in un luogo ricco di storia e tradizione.

Infine, non dimenticate di portare a casa un po’ di olio extravergine d’oliva toscano.
Sarà un meraviglioso ricordo del vostro viaggio e un regalo apprezzato da amici e familiari. L’olio d’oliva toscano non è solo un alimento, ma un pezzo di cultura e tradizione che vale la pena condividere.

Palio di Siena: tutto quello che c’è da sapere

cosa c'è da sapere sul Palio di Siena

A quale anno risale l’origine del palio di Siena?

Il più antico documento sul Palio è del 1238, e tratta di giustizia paliesca, mentre attestazioni certe della prima corsa equestre sono del 1633.

Possiamo quindi ricondurre al 1238 la nascita del Palio, nel Medioevo, l’età d’oro per Siena, ai tempi nobile e ricca Repubblica.

La gara equestre si tiene dal 1644 ogni anno in Piazza del Campo a Siena con cadenza doppia, sempre in estate: il 2 luglio in onore della Madonna di Provenzano e il 16 agosto per l’Assunta. Ogni edizione è un’occasione per rivivere la storia di Siena, per celebrare le sue tradizioni e per tifare con passione per la propria contrada.

L’unica volta in cui il Palio non è stato fatto è stato durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale.

Palio di Siena 2024

Chi corre il Palio luglio 2024?

Valdimontone, Pantera, Bruco, Leocorno, Lupa, Civetta, Oca, Giraffa, Nicchio, Onda.

Chi corre il Palio ad agosto 2024?

Selva, Lupa, Valdimontone, Onda, Nicchio, Leocorno e Civetta.

Chi ha vinto il Palio nel 2023?

Fin dalla vigilia, l’Oca era tra le favorite, insieme alla Giraffa e all’Aquila. Ma la corsa non è stata facile. Ben quattro allineamenti, causati da rivalità tra le Contrade, e una mossa non valida hanno tenuto i tifosi con il fiato sospeso. Ma alla fine, l’Oca ha avuto la meglio, conquistando la sua 66esima vittoria nella storia del Palio.

La storia del Palio di Siena: un viaggio nel tempo tra storia, tradizione e passione

Nel 1450 circa nella città di Siena nascono le contrade: associazioni che rappresentano i quartieri della città.

Parallelamente in questo periodo il Palio comincia ad assumere la sua forma distintiva, con le sue caratteristiche uniche che lo rendono ancora oggi uno degli eventi più emozionanti e coinvolgenti d’Italia.

Un legame profondo: ogni fantino è legato a vita alla sua contrada di appartenenza. Non è solo un cavaliere, ma un vero e proprio simbolo, un portavoce dei valori e delle speranze di un’intera comunità.
Anche la comunità sceglie la sua contrada di appartenenza: i figli sceglieranno se appartenere a quella del padre o della madre (se sono diverse) e nei giorni precedenti al Palio, quando si respira una fortissima competizione, ognuno torna nella sua contrada di appartenenza.

Si tratta infatti di un impegno corale: la preparazione del Palio non si limita alla corsa. Le contrade si dedicano anima e corpo all’evento, creando emblemi, insegne, costumi e decorazioni che rendono ogni edizione un’esplosione di colori, suoni e tradizioni.

Quante sono le contrade di Siena? Diciassette anime, un solo cuore: ognuna con la sua storia, i suoi colori e il suo fervente spirito di rivalità.

  • Aquila
  • Bruco
  • Chiocciola
  • Civetta
  • Drago
  • Giraffa
  • Istrice
  • Leocorno
  • Lupa
  • Nicchio
  • Oca
  • Onda
  • Pantera
  • Selva
  • Tartuca
  • Torre
  • Valdimontone

Qual è la contrada che ha vinto più pali? Attualmente al primo posto troviamo la contrada dell’Oca.

La partenza del Palio è un momento unico e adrenalinico. I fantini, in sella ai loro cavalli, si accalcano al canape, pronti a scattare al via.

Non c’è spazio per il fair play: ogni mezzo è lecito per assicurarsi un vantaggio sugli avversari. La mossa, affidata al mossiere, è un rituale che tiene tutti con il fiato sospeso, fino al fatidico grido di “Viva Maria!” che dà il via alla corsa.

Tre giri di Campo per la gloria: la gara si svolge su un circuito di tre giri intorno alla piazza del Campo. I fantini, incuranti del pericolo, spingono i loro cavalli al limite, cercando di sorpassarsi a vicenda in un vortice di colori e di emozioni.

Un trionfo collettivo: la vittoria del Palio non è solo del fantino, ma di tutta la contrada. Al termine della corsa, i contradaioli invadono la piazza in un tripudio di gioia, festeggiando il loro campione e celebrando la propria identità.

Come funziona la partenza del palio di Siena?

La mossa del Palio di Siena è uno dei momenti più emozionanti e attesi di tutta la corsa. Si tratta di un rituale antico e ricco di significato, che rappresenta il vero inizio della competizione e che tiene tutti con il fiato sospeso fino al fatidico grido di “Viva Maria!”.

Il protagonista indiscusso della mossa è il cavallo “di rincorsa”, ovvero l’ultimo cavallo estratto a sorte. A differenza degli altri nove, che vengono schierati al canape in ordine di chiamata, il cavallo di rincorsa si posiziona inizialmente all’esterno e dietro al gruppo.

L’ingresso del cavallo di rincorsa nel canape dà il via al conto alla rovescia. Da quel momento, il mossiere, l’uomo che ha il compito di dare il via alla corsa, ha a disposizione un tempo massimo di un minuto per abbassare il canape e far partire la gara.

In questo lasso di tempo, i fantini mettono in atto le loro strategie, cercando di posizionarsi nel modo migliore per la partenza. Le rivalità tra le contrade sono sempre in agguato, e non è raro che i fantini si ostacolino a vicenda pur di assicurarsi un vantaggio. A volte, la mossa può essere invalidata per motivi tecnici o per comportamenti scorretti da parte dei fantini. In questi casi, la procedura viene ripetuta dall’inizio.

Quando il mossiere decide che tutti i cavalli sono pronti e che le condizioni sono ottimali, abbassa il canape con un gesto deciso e grida “Viva Maria!”. In quel preciso istante, i cavalli scattano in avanti, dando il via alla corsa vera e propria.
La mossa del Palio è un momento unico e irripetibile, che racchiude in sé tutta l’essenza di questa storica tradizione senese. E’ un concentrato di tensione, emozione, strategia e imprevisti, che rende ogni edizione del Palio un evento sempre diverso e avvincente.

Gargonza e il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi

parco del Casentino cosa vedere

Luglio e agosto sono i mesi più caldi dove si è sempre alla ricerca di refrigerio, pace e tranquillità.
Perché non concedersi un’esplorazione nella natura del parco nazionale e delle sue bellezze naturalistiche tra le foreste Casentinesi?

Le origini del nome Casentino

Ma partiamo dalle basi, perché si dice Casentino? Il Casentino: una valle “chiusa” ricca di storia e mistero

Per molti secoli, il Casentino è stato soprannominato “Valle Chiusa”, soprattutto dai viaggiatori stranieri. Questo appellativo, che evoca immagini di isolamento e riservatezza, non è casuale. Come in ogni valle montana o isola, gli abitanti del Casentino hanno sviluppato un carattere fiero e indipendente, frutto di una vita legata ai ritmi della natura e alla difesa del proprio territorio.

Le origini del nome “Casentino” sono ancora avvolte nel mistero. Fonti medievali suggeriscono che il termine si applicasse in origine a un’area più ampia, chiamata “Montagna Fiorentina”, che comprendeva la Val di Sieve, Vallombrosa e parte del Pratomagno. Questa ipotesi è supportata dalla presenza dei “Casuentini”, una tribù ligure stanziata ai confini del territorio aretino. Un documento del 1207 attesta inoltre che le pievi di Pelago, Pomino e Tòsina erano situate “in agro Casentino”, confermando l’ampiezza originaria della regione.

Casentino: un territorio ricco di fascino

Nonostante la sua reputazione di “valle chiusa“, il Casentino vanta un fascino irresistibile. Immersa in un paesaggio incontaminato di boschi, montagne e fiumi, la valle custodisce un patrimonio storico e artistico di inestimabile valore. Dai borghi medievali arroccati sulle colline ai monasteri eremitici, dai santuari silenziosi alle pievi romaniche, il Casentino offre un viaggio emozionante attraverso i secoli.

Se siete alla ricerca di un luogo autentico e fuori dai sentieri battuti, il Casentino è la destinazione ideale.

Lasciatevi conquistare dalla sua bellezza selvaggia, dalla sua storia millenaria e dalla calorosa accoglienza dei suoi abitanti. Il Casentino vi aspetta a braccia aperte, pronto a svelarvi i suoi segreti e a conquistarvi per sempre.

Che animali ci sono nel parco nazionale delle foreste casentinesi?

Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi vanta una ricchezza faunistica straordinaria, con oltre 1000 specie registrate, tra cui diverse di grande interesse scientifico.

  • Mammiferi: tra i protagonisti indiscussi troviamo i grandi ungulati: Cervo, Daino, Capriolo, Cinghiale e Muflone. Ma il vero re del Parco è il Lupo, il più grande predatore presente in Italia.
  • Uccelli: gli amanti del birdwatching potranno ammirare circa 100 specie nidificanti, tra cui il Rampichino alpestre, il Ciuffolotto, la Sterpazzolina, lo Zigolo nero, l’Allocco, le Cincie, i Picchi e molti altri. Tra i rapaci, spiccano il Falco pecchiaiolo, il Lodolaio, lo Sparviere e l’Astore. A quote più elevate regnano l’Aquila reale, il Gufo reale e il Falco pellegrino.
  • Anfibi e Rettili: Sono presenti 12 specie di anfibi, tra cui la rara Salamandrina di Savi, il Tritone alpestre, la Salamandra pezzata e il Geotritons italiano. Tra i rettili, troviamo 11 specie, tra cui la Vipera, il Colubro d’Esculapio, il Biacco, il Colubro liscio, il Colubro di Riccioli, la Natrice dal collare e la Biscia tassellata.

Un ecosistema da tutelare: la straordinaria varietà faunistica del Parco è resa possibile dalla presenza di una varietà di habitat: foreste, fiumi, torrenti, prati, rocce.
La tutela di questi ambienti è fondamentale per garantire la sopravvivenza delle numerose specie che popolano il Parco.

Un’esperienza indimenticabile: Visitare il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi significa immergersi in un ambiente incontaminato e ricco di vita. Un’esperienza indimenticabile per gli amanti della natura e per tutti coloro che desiderano scoprire la bellezza e la fragilità degli ecosistemi montani.

Che alberi ci sono nelle foreste casentinesi?

Oltre 5.000 ettari di Foreste Casentinesi e l’incontaminata foresta che abbraccia il Santuario Francescano della Verna si stendono come un manto verdeggiante sul territorio. Un regno vegetale che custodisce gelosamente tesori botanici di inestimabile valore.

Faggi, aceri, frassini, olmi, tigli, ornielli, ma anche rari tassi e agrifogli: la varietà arborea è sconfinata. Non mancano ostrieti dominati dal Carpino nero, boschi di Querce a Cerro e Roverella, castagneti secolari (soprattutto a Camaldoli e Castagno d’Andrea) e rigogliosi rimboschimenti di Pino nero.

Tra i protagonisti di questo spettacolo naturale spicca la rara Cerro-sughera, mentre su pendii caldi e rocciosi si ergono, come sentinelle silenziose, alcuni esemplari di Leccio.

Ma il vero trionfo è quello della flora erbacea: oltre 1000 specie censite, di cui solo 48 sono alberi e arbusti. Un tripudio di colori e forme che raggiunge il suo apice nel massiccio del M.Falco-Falterona. Prati, radure, rupi e cenge erbose custodiscono gelosamente la memoria di migliaia di anni di evoluzione naturale.

Un paradiso per gli amanti della natura, un luogo dove perdersi tra i sentieri incontaminati e immergersi nella bellezza selvaggia di un territorio unico al mondo.

Come raggiungere il parco delle foreste casentinesi?

Se vi trovate già in Toscana, il Parco è raggiungibile in treno dalle stazioni di Bibbiena, Poppi, Pratovecchio e Stia nel versante Casentinese e dalla Stazione di Pontassieve e Contea-Londa nel versante Mugellano.
Se siete ospiti al Castello di Gargonza è una piacevole tappa a circa un’ora e mezza di distanza di auto.

Eventi estivi culturali e artistici in Toscana

cosa fare in Toscana durante l'estate 2024

Arte e fotografia con Cortona on the Move

Il festival internazionale di fotografia Cortona on the Move è alla sua 14^ edizione: una rassegna di altissima qualità che quest’anno vede 25 mostre e raccolte fotografiche di fotografi da tutto il mondo.

Cortona On The Move è nato nel 2011 quando Antonio Carloni, fondatore e direttore del festival, decise insieme a due amici di organizzare un evento dedicato alla fotografia: sin dalla prima edizione ha riscosso un vero e proprio successo richiamando nel magnifico borgo di Cortona fotografi internazionali, professionisti e amatoriali che hanno trovato nel centro storico della cittadina un luogo di incontro dove proporre i loro lavori, scambiare opinioni e condividere la passione per la fotografia.

Il festival inizierà l’11 luglio e sarà visitabile fino al 3 novembre 2024: imperdibile!

Mercato Antiquariato ad Arezzo

Non è necessaria l’estate per trovare delle chicche incredibili ad Arezzo.

Il mercato antiquario della cittadina toscana infatti si tiene ogni prima domenica del mese e il sabato precedente.

Perdetevi nelle vie di Arezzo e divertitevi a scovare tesori dimenticati, oggetti d’antiquariato e perle vintage inaspettate.

Quali sono le prossime date del Mercato Antiquario ad Arezzo 2024?

  • sabato 6 e domenica 7 luglio
  • sabato 3 e domenica 4 agosto
  • sabato 31 agosto e domenica 1° settembre
  • sabato 5 e domenica 6 ottobre
  • sabato 2 e domenica 3 novembre (un’ottima occasione per trascorrere qualche giorno da queste parti per il ponte dei morti)
  • sabato 30 novembre e domenica 1° dicembre

Eventi imperdibili in Toscana dell’estate 2024

1. Il Palio di Siena

Il Palio di Siena è un evento unico al mondo, le cui origini risalgono addirittura al 1200. Questa storica corsa di cavalli si svolge due volte all’anno in Piazza del Campo: il 2 luglio, in onore della Madonna di Provenzano, e il 16 agosto, in onore della Madonna Assunta.
Dieci delle diciassette contrade di Siena, selezionate tramite sorteggio, competono per la vittoria.

Per i senesi, il Palio è una passione che dura tutto l’anno, non limitandosi alla sola “carriera” (la corsa dei cavalli). Per i visitatori, il Palio offre uno spettacolo indimenticabile, arricchito dal maestoso corteo storico che vede la partecipazione delle istituzioni dell’antica Repubblica di Siena e oltre 600 figuranti in costume, rappresentanti delle 17 contrade.

2. Effetto Venezia

Effetto Venezia è la grande kermesse estiva che, per cinque serate di agosto, anima il cuore antico di Livorno, il quartiere Venezia, famoso per i suoi ponti e i suoi canali navigabili. Ogni anno, il programma include spettacoli di musica, teatro, installazioni, animazione di strada, giochi di luce e mercatini. L’evento è anche un’occasione perfetta per gustare i piatti tipici del territorio, come il cacciucco, i primi a base di pesce fresco, la torta di ceci, e il ponce alla livornese.

3. Calici di Stelle

Calici di Stelle è un evento imperdibile dell’estate toscana, dedicato ai vini e ai prodotti tipici di qualità.

Gli appassionati di enogastronomia possono approfittare di questo appuntamento, che si svolge durante la notte di San Lorenzo (il 10 agosto) e nei giorni precedenti e successivi. Questo evento offre la possibilità di degustare vini eccellenti sotto le stelle, in un’atmosfera magica e suggestiva.

4. Festival Puccini

Nel grande teatro all’aperto di Torre del Lago, situato sulle sponde del Lago di Massaciuccoli in Versilia, la grande musica lirica è protagonista nei mesi di luglio e agosto grazie al Festival Puccini. Questo festival offre un’opportunità unica per assistere alle opere di Giacomo Puccini, eseguite vicino alla casa dove il maestro visse e compose per molti anni.

5. Palio Marinaro dell’Argentario

Il Palio Marinaro dell’Argentario è una suggestiva competizione tra i quattro quartieri della città che si svolge ogni anno il 15 agosto nelle acque davanti a Porto Santo Stefano. Questo evento è uno spettacolo da non perdere e offre anche un’ottima occasione per visitare questo splendido tratto della costa toscana. Da qui, è possibile imbarcarsi per l’Isola del Giglio, aggiungendo un’ulteriore esperienza indimenticabile alla vostra visita.

Tutti gli eventi musicali in Toscana dell’estate 2024

A luglio, sarà possibile partecipare a numerosi eventi nei luoghi più affascinanti del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna, con la maggior parte delle attività a ingresso gratuito.

Il festival si aprirà con un concerto speciale il 17 luglio a Bibbiena, in piazza Tarlati, con Paolo Jannacci e Frida Bollani Magoni. Questo evento unico mette insieme due artisti di grande talento, unendo le loro poesie in un dialogo tra due pianoforti. Un incontro tra due generazioni, con l’esperienza e la gioventù che si confrontano attraverso canzoni e composizioni strumentali.

Il 20 luglio, a Pratovecchio, in piazza Landino, Eugenio Finardi, uno dei musicisti più apprezzati in Italia, presenterà Euphonia Suite, un nuovo progetto musicale che reinterpreta la sua carriera e il repertorio di altri grandi artisti. Accompagnato da due musicisti di alto livello, Mirko Signorile al pianoforte e Raffaele Casarano al sax, Finardi offrirà arrangiamenti raffinati che aggiungono profondità e una nuova luce a brani storici della musica italiana.

Nel luglio 2024, il Parco ospiterà eventi a tutte le ore, tra cui musica, letteratura, fotografia, fumetti, danza e arte contemporanea. Una residenza artistica curata dalla critica d’arte Chiara Cardini, intitolata “Tracce nel vento”, vedrà la partecipazione di artisti come Arianna Vairo, Nicola Villa, Alessandra Chiappini e Cristian Boffelli. Inoltre, il trekking sarà un’attività di rilievo: le iscrizioni sono aperte per Naturalmente Carovana, un viaggio dal 16 al 21 luglio attraverso alcuni dei borghi più belli del Casentino, permettendo ai partecipanti di vivere il festival in un modo davvero unico.

Firenze Rocks

Due giornate di puro rock inaugurano l’estate fiorentina.
Si inizia giovedì 13 giugno, sul palco della Visarno Arena di Firenze, con: Bob Vylan, Avenged Sevenfold che tornano in Italia dopo sei anni, per un’unica data nel nostro Paese e a seguire anche i Bowling for Soup, band punk rock texana, e i Cemetery Sun.

Sabato 15 giugno, gli headliner saranno i Tool, di ritorno in Italia dopo cinque anni di assenza. La giornata vedrà anche le esibizioni dei The Struts, dei dEUS e dei Night Verses.
Dopo qualche giorno di pausa, il festival riprende l’11 luglio con Calcutta. Il 12 luglio torna l’intramontabile Lenny Kravitz.
Il 15 luglio sarà il turno di Diana Krall, l’unica artista donna in calendario (per ora). Si continua il 16 luglio con John Fogerty. Il 18 luglio, Salmo & Noyz Narcos animeranno la piazza. Il 19 luglio sarà la volta di Mika, seguito il 20 luglio da Sam Smith. I Duran Duran, protagonisti di due serate il 21 e il 23 luglio, precederanno l’esibizione di Toto e Marcus Miller il 24 luglio. Il festival si concluderà il 26 luglio con l’energia di Gazzelle.

Lucca Summer Festival

Un’estate indimenticabile anche a Lucca, con due mesi di musica italiana e internazionale tra Piazza Napoleone e le Mura: il Lucca Summer Festival è una garanzia.

Si parte il 2 giugno con l’attesissimo Eric Clapton, che torna a Lucca dopo 18 anni dalla sua ultima esibizione su questo palco, per un’unica data italiana. Un evento imperdibile.

Ed Sheeran si esibirà l’8 e il 9 giugno, con un doppio concerto dopo il sold out della prima data in tempi record.
Il 30 giugno sarà la volta della Swedish House Mafia.
Luglio sarà altrettanto intenso: il 3 luglio salirà sul palco Tedua, il 5 luglio Geolier, il 6 luglio The Smashing Pumpkins insieme a Tom Morello, e il 7 luglio la leggenda Rod Stewart.

La Prima Estate a Lido di Camaiore

Ogni volta è come se fosse la prima. Il parco Bussoladomani, per due weekend di giugno, diventa il Coachella della Versilia.

Si inizia il 14 giugno con Jane’s Addiction, Dinosaur Jr., Sleaford Mods e Motta. Il 15 giugno, un evento speciale con Kama Kama History, omaggio a uno dei locali simbolo della Versilia, con Dj Ralf, Francesco Farfa, Mario Scalambrin, Stefano D’Andrea, e Davide Benedetti | Christiano. Il 16 giugno, serata alternativa con i Phoenix, 2manydjs DJ Set e Venerus.

Il secondo weekend inizia il 21 giugno con Peggy Gou, seguita da Anotr e Todd Terje. Il 22 giugno sarà una serata più rilassata con Paolo Nutini, Michael Kiwanuka, Black Country, New Road e Swim School. Il festival si concluderà il 23 giugno con le esibizioni di Fontaines D.C., Kasabian, Shame e Wu-Lu.

Pistoia Blues Festival

Musica ricercata, storytelling d’autore, blues e folk tra Piazza Duomo, la Fortezza Santa Barbara e il Teatro Bolognini. Questo è il Pistoia Blues Festival.

Il 4 luglio, il festival sarà inaugurato dalla band americana Calexico.
L’8 luglio sarà la volta di Elio e Le Storie Tese. L’11 luglio, doppio spettacolo con il soul di Mario Biondi e il jazz di Dee Dee Bridgewater. Il 12 luglio, Matteo Mancuso e Mark Lettieri degli Snarky Puppy porteranno la loro maestria musicale. Il 13 luglio, il Devon Allman Project prenderà il palco.

Per la sezione Storytellers, il 7 luglio si esibirà Tommaso Paradiso, seguito il 13 luglio da Antonello Venditti.

Luoghi d’arte vicini al Castello di Gargonza

borghi e luoghi d'arte da visitare in Toscana

State pianificando un weekend fuori porta nella quiete della campagna toscana?

Può essere l’occasione giusta per visitare i magnifici luoghi d’arte di cui l’Italia e la Toscana sono piene.

Ecco una nostra selezione di luoghi d’arte che potete trovare nei dintorni del Castello di Gargonza.

L’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore

L’abbazia benedettina di Monte Oliveto Maggiore si trova a Chiusure di Asciano, a sud di Siena, immersa nel verde dei boschi e nel giallo ocra delle crete senesi.
Qui, oggi come in passato, regnano pace e tranquillità.

Fondata sette secoli fa da San Bernardo Tolomei, un nobile senese, insieme a Patrizio Patrizi e Ambrogio Piccolomini, anch’essi provenienti da illustri famiglie della città, l’abbazia sorge nel “deserto di Accona” per permettere loro di vivere secondo la Regola di San Benedetto.

Il borgo rinascimentale di Monte San Savino

Monte San Savino è un borgo dal fascino fiabesco, caratterizzato dalla torre del Castello e dal suo suggestivo centro storico.

La cittadina deve la sua notorietà allo scultore rinascimentale Andrea Contucci, noto come “Il Sansovino”, e a Papa Giulio III, nato qui.
Durante la sua storia, Monte San Savino è stato conteso tra Firenze, Perugia e Siena.

Che cosa visitare nel borgo di Monte San Savino?

Oggi, il borgo accoglie i visitatori con il suo centro ben conservato. Si sviluppa lungo il Corso principale, Corso Sangallo, dove si trovano i principali edifici storici. Tra questi, il Palazzo Di Monte (o Palazzo Del Monte), che ospita il municipio.
Costruito agli inizi del ‘500 per volere di Antonio Di Monte, fu progettato da Antonio da Sangallo il Vecchio, che realizzò la facciata e la planimetria. 

  • Il palazzo è un perfetto esempio di eleganza rinascimentale, con un ampio giardino pensile all’italiana, irrigato dalle acque di una cisterna sotterranea del Cinquecento.
  • La visita al “Cisternone”, come viene chiamato dai locali, è imperdibile: un’opera di 400 metri quadrati, la seconda per grandezza in Toscana, recentemente ristrutturata e visitabile gratuitamente.
  • Da non perdere anche il Palazzo Pretorio con la sua Torre civica e le celebri Logge dei Mercanti, la chiesa di Sant’Agostino con la splendida Assunzione di Giorgio Vasari, e la chiesa di Santa Chiara, che ospita preziose pale in terracotta invetriata di Andrea Sansovino e dei Della Robbia. Il Cassero, una fortezza del XIV secolo, domina il borgo.
  • Poco distante dal centro storico, il Santuario di Santa Maria delle Vertighe, già documentato nell’XI secolo, conserva una tavola di Margarito e Ristoro d’Arezzo.
  • Da non perdere poi una passeggiata nel quartiere ebraico e una visita alla Sinagoga di Monte San Savino, che ospitava una fiorente comunità ebraica fino alla fine del XVIII secolo.
  • Infine, non si può lasciare Monte San Savino senza assaggiare la famosa porchetta, una specialità gastronomica locale celebrata dal 1964 con una sagra che si tiene il secondo fine settimana di settembre.

Il borgo a struttura medioevale di Lucignano

Lucignano, noto come “La perla della Valdichiana”, è un affascinante borgo della Toscana meridionale che rappresenta uno degli esempi più straordinari di urbanistica medievale grazie alla sua caratteristica forma ellittica con anelli viari concentrici, perfettamente conservata nel tempo.

Situato in una posizione strategica sulla sommità di un colle che domina la Valdichiana, Lucignano ha svolto un ruolo cruciale nel controllo del percorso storico tra Siena e Arezzo, rendendolo di grande importanza strategica fin dall’antichità.

Questa posizione ha fatto sì che Lucignano fosse un castello medievale conteso dai territori circostanti per secoli. Tra il 1200 e il 1500, il borgo ha subito continui cambiamenti di giurisdizione tra Siena, Arezzo, Firenze e Perugia.

Il legame con Siena ha avuto l’influenza più significativa sullo sviluppo urbanistico e architettonico del centro storico.

Oggi, Lucignano mantiene intatto il fascino del borgo antico, offrendo un’atmosfera tranquilla e serena. La tradizione agricola e artigianale del luogo propone ai visitatori una varietà di prodotti tipici: dall’olio extravergine di oliva pregiato al miele, dalle ceramiche raffinate alla carne e ai salumi di chianina e cinta senese.

Cortona: il borgo da scoprire in un weekend

La piccola cittadina di Cortona, situata a sud di Arezzo, al confine con l’Umbria, è una gemma storica e culturale della Toscana.
Tra il settimo e l’ottavo secolo, divenne una base importante per gli Etruschi, grazie alla sua posizione strategica tra le colline. Ricca di fortezze, abbazie, chiese antiche e ville storiche, Cortona offre panorami mozzafiato e una natura rigogliosa.

Conosciuta anche dal pubblico religioso per l’Eremo delle Celle, dove San Francesco visse per molti anni, Cortona ha acquisito notorietà più recente come città natale di Lorenzo Cherubini, meglio noto come Jovanotti.

Il cuore di Cortona è Piazza della Repubblica, dove si trova il caratteristico Palazzo Comunale, un edificio del XIV secolo con una torre con l’orologio, eretta nel Cinquecento e oggi simbolo della città. Nella stessa piazza si erge il Palazzo del Capitano del Popolo, il più alto dell’area. Poco distante, in Piazza Signorelli, si trovano il Palazzo Casali e il Teatro Signorelli, in stile neoclassico, con un bellissimo loggiato a sette arcate.

A pochi passi, in Piazza Garibaldi, si trova un obelisco dedicato al generale Garibaldi. Da questa piazza, si può ammirare un panorama spettacolare sulla Val di Chiana, con vista sul Lago Trasimeno, Montepulciano e, nelle giornate limpide, persino sul Monte Amiata.

Cosa non perdere a Cortona

Per una visita di una giornata o di un paio di giornate lente durante il weekend, vi consigliamo di non perdere assolutamente:

  • un giro nel centro storico dirigendovi in Piazza Garibaldi dalla quale potete ammirare una splendida vista dall’alto
  • il museo MAEC per immergervi nella cultura etrusca
  • l’eremo francescano Le Celle
  • la Fortezza di Girifalco e Basilica di Santa Margherita
  • La Tanella di Pitagora
  • il Parco archeologico del Sodo

8 motivi per visitare il Castello di Gargonza durante le vacanze estive

perché visitare il castello di Gargonza d'estate

Immerso tra le dolci colline della Toscana, il Castello di Gargonza è un’affascinante fortezza medievale che ti invita a fare un salto indietro nel tempo e immergerti nella sua ricca storia e nell’incantevole atmosfera.

Con l’avvicinarsi dell’estate, ecco cinque validi motivi per cui il Castello di Gargonza dovrebbe essere in cima al tuo itinerario di vacanza:

1 Viaggio nel tempo

Intraprendi un affascinante viaggio attraverso secoli di storia mentre esplori le antiche mura, le torri e i cortili del castello. Immaginate i cavalieri, i nobili e gli artigiani che un tempo abitavano questi spazi, lasciando il loro segno indelebile nell’anima del castello.

2 Una location in mezzo alla natura

Immergiti nella natura: circondati dalla bellezza mozzafiato della campagna toscana mentre vaghi per i vasti terreni del castello. Passeggia tra vigneti, uliveti e boschi rigogliosi, respirando l’aria fresca e godendoti la serenità della natura.

3 Una vera esperienza toscana

Vivi l’autentica cultura toscana: immergiti nel cuore della cultura e delle tradizioni toscane al Castello di Gargonza. Partecipa a sagre, dimostrazioni e festival nei paraggi che mettono in mostra il ricco patrimonio della regione, dalla vinificazione e produzione di olio extravergine d’oliva all’artigianato tradizionale e alla cucina locale.

Puoi raggiungerli in macchina, in moto o in bicicletta lasciandoti trasportare dalle meraviglie paesaggistiche tutte intorno.

4 Scopri la cultura gastronomica del territorio

Concediti le prelibate delizie culinarie: stuzzica le tue papille gustative con i sapori della Toscana nel rinomato ristorante del castello.
Assapora piatti preparati con ingredienti freschi di provenienza locale, accompagnati da pregiati vini toscani, il tutto mentre ti godi una vista mozzafiato sulla campagna chiantigiana.

Per immergersi completamente nella cultura toscana, il Castello di Gargonza organizza durante tutto l’anno sagre, dimostrazioni e festival che mettono in mostra il ricco patrimonio della regione. Si può assistere a dimostrazioni di antichi mestieri, come la lavorazione del ferro o la produzione del formaggio, oppure degustare i tipici prodotti locali, come il vino Chianti o l’olio extravergine d’oliva.

5 Alla scoperta di sapori autentici

La cucina del Castello di Gargonza è un’esperienza imperdibile per gli amanti del buon cibo. I piatti, preparati con ingredienti freschi e di stagione, ripropongono le ricette della tradizione toscana in chiave moderna e raffinata. Si possono gustare sapori autentici, come la pasta al ragù di Chianina, la bistecca alla Fiorentina o i cantucci col Vin Santo, accompagnati da una selezione dei migliori vini toscani.

6 Un soggiorno all’insegna di relax e benessere

Il Castello di Gargonza è il luogo ideale per chi desidera rilassarsi e rigenerarsi.
La dimora storica offre un rifugio perfetto per sfuggire al caldo estivo.

Inoltre, è possibile fare passeggiate a cavallo, giocare a tennis o semplicemente godersi la pace e la tranquillità dei dintorni.

7 Esperienze uniche

Il Castello di Gargonza organizza anche attività ed eventi speciali per rendere il soggiorno ancora più memorabile. Si può partecipare a corsi di cucina, degustazioni di vino, concerti di musica classica o spettacoli di falconeria.

Inoltre, il castello è un luogo ideale per matrimoni, eventi aziendali e feste private.

8 Ospitalità di charme

Il Castello di Gargonza offre diverse soluzioni di soggiorno per soddisfare tutte le esigenze. È possibile scegliere tra eleganti camere all’interno del castello, appartamenti nelle dependance o ville immerse nella campagna toscana.

Un’esperienza indimenticabile: il Castello di Gargonza è più di un semplice castello, è un luogo magico dove storia, natura, cultura e tradizione si intrecciano per creare un’esperienza indimenticabile. Che siate appassionati di storia, amanti della natura o semplicemente in cerca di un soggiorno rilassante, il Castello di Gargonza ha qualcosa da offrire a tutti.

E se non bastasse, ecco altri motivi per cui il Castello di Gargonza dovrebbe essere in cima al vostro itinerario di vacanza:

  • Posizione strategica: il castello si trova in una posizione strategica, a poca distanza da alcune delle città più belle della Toscana, come Arezzo, Siena e Firenze.
  • Matrimoni da sogno: il castello è una location da sogno per celebrare un matrimonio indimenticabile.
  • Eventi aziendali: il castello offre spazi eleganti e attrezzati per organizzare eventi aziendali di successo.

Un weekend in bicicletta tra le colline del Chianti

due itinerari per amanti della bicicletta da fare in chianti

Pronti a godere al massimo la bella stagione?

Il Chianti è bello tutto l’anno ma le temperature più miti permettono di percorrerlo in lungo e in largo anche in bicicletta.

Con le sue colline ondulate, i pittoreschi vigneti e i borghi medievali incantevoli, il Chianti offre un contesto idilliaco per ciclisti che cercano sia attività fisica che bellezza naturale.

Ecco qualche idea di itinerario da vivere durante i mesi più miti.

Primo giorno del weekend in bici nel Chianti

  • Mattina: Inizia il tuo viaggio da una località di base come Greve in Chianti o Castellina in Chianti. Se non sei già equipaggiato, noleggia una bicicletta da uno dei negozi locali e assicurati che sia adeguatamente attrezzata per il tuo giro.
  • Metà Mattina: attraversa la campagna panoramica pedalando lungo strade tortuose fiancheggiate da vigneti e uliveti. Goditi l’aria fresca e le viste mozzafiato mentre ti avvii verso la tua prima destinazione.
  • Tarda Mattinata: visita una cantina locale per un tour guidato e un’esperienza di degustazione di vini. Scopri il processo di vinificazione, assaggia alcuni dei rinomati vini del Chianti e concediti uno spuntino leggero per ricaricarti per il viaggio che ti attende.
  • Pomeriggio: continua la tua avventura in bicicletta attraverso la campagna, esplorando sentieri nascosti e ammirando le bellezze della Toscana rurale. Fai delle soste lungo il percorso per scattare foto dei paesaggi mozzafiato e per ricaricarti.
  • Sera: raggiungi il tuo alloggio per la notte, che sia un accogliente agriturismo o un affascinante bed and breakfast. Rilassati e distenditi dopo una giornata in bicicletta, gustando una deliziosa cena con specialità tipiche toscane abbinate a vini squisiti.

Secondo giorno del weekend in bici nel Chianti

  • Mattina: riposato ed energico per un altro giorno di esplorazione, goditi una colazione abbondante per caricarti per la giornata che ti aspetta.
  • Metà Mattina: riprendi il tuo viaggio in bicicletta, questa volta dirigendoti verso la cittadina collinare di Radda in Chianti. Pedala lungo sentieri panoramici e sentieri boschivi, immergendoti nella tranquillità e nella bellezza dei dintorni.
  • Tarda Mattinata: a Radda in Chianti prenditi del tempo per passeggiare per le strade acciottolate del centro storico. Ammira l’architettura medievale, sfoglia i negozi artigianali e magari fermati per un caffè in un caffè locale.
  • Pomeriggio: Dopo aver esplorato Radda, torna in sella alla tua bicicletta e continua il tuo giro attraverso la campagna, facendo ritorno al punto di partenza. Lungo il percorso, fai deviazioni per visitare altri villaggi affascinanti o luoghi di interesse che catturano la tua attenzione.
  • Tardo Pomeriggio: restituisci la bicicletta in affitto e prenditi un momento per riflettere sulla tua avventura in bicicletta tra le colline del Chianti. Che tu sia un ciclista esperto o un semplice appassionato, questo weekend offre un perfetto mix di attività all’aperto, immersione culturale e bellezza naturale.
  • Sera: mentre il tuo weekend giunge al termine, concediti una cena finale in una trattoria locale, gustando i sapori della cucina tradizionale toscana una volta prima di rientrare a casa.

Itinerario in bicicletta nel Chianti, partendo da Siena

Le colline del Chianti, con i loro paesaggi mozzafiato, i borghi medievali e le cantine storiche, sono una destinazione ideale per un weekend in bicicletta all’insegna del ciclismo e della natura.

Questo itinerario, adatto a ciclisti di livello intermedio, vi porterà alla scoperta dei luoghi più suggestivi della zona, tra panorami incantevoli e degustazioni di vini pregiati.

Giorno 1

  • Partenza da Siena: Arrivati a Siena, imboccate la Strada Provinciale 408 in direzione di Greve in Chianti.
  • Greve in Chianti: Dopo circa 20 km, raggiungerete Greve in Chianti, il cuore del Chianti Classico. Conoscete il borgo, visitate la sua famosa piazza e le sue botteghe artigiane.
  • Per il pranzo, fermatevi in una delle tante trattorie tipiche del borgo e gustate i piatti della tradizione toscana.
  • Nel pomeriggio, continuate il vostro viaggio in direzione di Panzano in Chianti, percorrendo la Strada Provinciale 222.
  • A Panzano, visitate la famosa macelleria di Dario Cecchini e assaggiate i suoi salumi e la sua carne pregiata.
  • Cena in agriturismo con vista sulle colline del Chianti.

Giorno 2:

  • Partenza da Panzano: In mattinata, imboccate la Strada Provinciale 101 in direzione di Radda in Chianti.
  • Visitate il borgo di Radda in Chianti, con il suo castello medievale e le sue mura merlate.
  • Pranzo in una trattoria tipica di Radda in Chianti.
  • Nel pomeriggio, continuate il vostro viaggio in direzione di Castellina in Chianti, percorrendo la Strada Provinciale 125.
  • Visitate il borgo di Castellina in Chianti, con il suo museo del vino e le sue enoteche.
  • Degustazione di vini in una cantina del Chianti Classico.
  • Rientro a Siena in bicicletta o in treno.

Consigli per un itinerario in bicicletta nel Chianti

  • Per un itinerario più impegnativo, potete aggiungere al vostro percorso la salita al Passo della Consuma.
  • Se preferite un itinerario più rilassato, potete scegliere di percorrere solo una parte del percorso in bicicletta e utilizzare il treno o l’autobus per gli spostamenti più lunghi.
  • Prenotate in anticipo il vostro alloggio, soprattutto se viaggiate in alta stagione.
  • Portate con voi acqua e cibo sufficienti per l’intera giornata.
  • Indossate un abbigliamento comodo e adatto al clima.
  • Rispettate il codice della strada e le regole di sicurezza.

Un weekend in bicicletta tra le colline del Chianti è un’esperienza indimenticabile che vi permetterà di scoprire la bellezza di questa terra unica al mondo.