Capodanno in un castello medievale: vivi un’esperienza magica al Castello di Gargonza

capodanno in un castello: Gargonza Toscana

La Toscana è una delle regioni più affascinanti d’Italia, conosciuta in tutto il mondo per i suoi paesaggi mozzafiato, le eccellenze culinarie e i borghi. Durante il periodo delle festività, le città diventano ancora più suggestive e i borghi appaiono come incantati, in una dimensione sospesa in grado di conquistare chiunque.

Tra tutte le feste, Capodanno è senza dubbio il momento perfetto per concedersi un’esperienza unica e diversa dal solito, perfetta per salutare l’anno appena concluso e accogliere quello nuovo, celebrando in un’atmosfera magica. Quale modo migliore di farlo se non in un castello medievale autentico?

Il Castello di Gargonza è situato in questo borgo fortificato del Duecento in provincia di Arezzo, tra le incantevoli colline toscane. È stato restaurato a partire dal 1970 da Roberto Guicciardini Corsi Salviati, proprietario di Gargonza. Ad oggi, offre una cornice magica e suggestiva ed è la dimora di uno splendido albergo e ristorante in cui hanno luogo indimenticabili eventi di ogni tipo. Le camere per gli ospiti mantengono il fascino e l’atmosfera della comunità contadina che una volta abitava Gargonza: ognuna di esse si trova in un diverso edificio del borgo che racconta una storia a sé, ma sono state allestite in chiave moderna e dotate di ogni comfort e lusso, in un’unione perfetta tra storia e modernità.

Per le coppie alla ricerca del romanticismo, le famiglie o chiunque sia alla ricerca di un Capodanno particolare immerso nella storia e nel fascino incantato di un borgo antico, senza rinunciare all’eleganza e alla raffinatezza, il Castello di Gargonza si distingue come una gemma preziosa e offre una validissima alternativa.

Le nostre proposte per Capodanno

Il Castello di Gargonza offre anche un pacchetto di Capodanno, per festeggiare insieme il nuovo anno con il menù personalizzato del Cenone di San Silvestro e la possibilità di pernottamento a Gargonza.

Il nostro pacchetto prevede:

  • Soggiorno di 3 notti in camera doppia con prima colazione inclusa;
  • Cena all’arrivo (bevande escluse);
  • Cenone di Capodanno con menù fisso (bevande incluse);
  • Intrattenimento musicale dopo cena, per attendere con gioia l’arrivo del nuovo anno.

Per chi invece volesse deliziarci della sua compagnia soltanto in occasione del Cenone del 31 dicembre, c’è la possibilità di prenotare esclusivamente la nostra serata per gustare il nostro menù di Capodanno realizzato appositamente per l’evento e godere dell’intrattenimento musicale.

Per ulteriori informazioni e prenotazioni, puoi inviarci una mail info@gargonza.it oppure telefonarci al numero 0575847021.

Il Capodanno al Castello di Gargonza: un’esperienza che vale la pena

E per quanto riguarda il Capodanno? Al Castello di Gargonza, festeggiare il Capodanno è una scelta originale, un’esperienza che unisce eleganza, divertimento e un pizzico di magia. Ogni dettaglio è pensato per offrire agli ospiti un’esperienza unica, arricchita da una cornice storica autentica e da un’accoglienza calorosa tipica della Toscana. Ecco alcune ragioni per cui dovresti scegliere il Castello di Gargonza per salutare il 2024 e dare il benvenuto al 2025:

  • Atmosfera unica: Passare la notte in un castello ti permette di immergerti in un mondo d’altri tempi, circondato dalla bellezza di una struttura storica autentica.
  • Location esclusiva: Situato nel cuore della Toscana, Gargonza è facilmente raggiungibile e offre panorami mozzafiato, perfetti per un brindisi sotto le stelle.
  • Esperienza personalizzata: Dall’accoglienza calorosa alle proposte enogastronomiche di alta qualità, ogni dettaglio è curato per rendere speciale il tuo soggiorno.

Perché scegliere Gargonza durante le feste?

Gargonza e la Val di Chiana sono ideali per un weekend fuori porta. Nel periodo delle festività, soprattutto, questi luoghi diventano ancora più suggestivi e godibili, soprattutto per chi cerca un’atmosfera rilassante e calorosa. Qui al Castello di Gargonza puoi soggiornare nelle nostre Case, salotti con caminetto dove poter godere di una quiete difficile da trovare nella routine della vita di tutti i giorni. Il borgo, inoltre, è circondato da 600 ettari di bosco, in cui potrai immergerti per delle riposanti camminate lungo i sentieri segnalati.

Esplorare la Toscana: idee per l’ultimo dell’anno

La posizione strategica del Castello di Gargonza lo rende un punto di partenza ideale per scoprire le bellezze della Toscana. A poca distanza, puoi visitare città quali:

·        Arezzo: ricca di storia e arte, famosa per la Giostra del Saracino e i suoi mercatini d’antiquariato. Non può mancare una visita alla grande mostra internazionale Vasari. Il Teatro delle virtù: una dedica al Vasari e alla sua città natale in occasione dell’anniversario dei 450 anni dalla sua morte. Si tratta di una grande iniziativa che vedrà arrivare o tornare ad Arezzo oltre 100 opere tra inediti, pale monumentali e capolavori provenienti dalle più note istituzioni sia estere, come MET – Metropolitan Museum of Art, Albertina Museum, Musée du Louvre, che italiane, come Gallerie degli Uffizi, Museo Archeologico Nazionale di Firenze, Chiesa di Santa Maria Novella, Biblioteca Vaticana e Castello Sforzesco, oltre che da collezioni private.

·        Cortona: incanta con le sue stradine pittoresche e il panorama mozzafiato sulla Val di Chiana.

Un Capodanno medievale per tutta la famiglia

Anche se viaggi con bambini, il Castello di Gargonza è la scelta ideale, grazie alla sua atmosfera magica e la storia che si respira in ogni angolo, che lo rendono affascinante anche per i più piccoli catturando la loro immaginazione. Durante il soggiorno, è possibile organizzare attività divertenti appositamente pensate per intrattenere i bambini, mentre gli adulti si godono momenti di relax e convivialità.

Prenota al Castello di Gargonza e vivi la magia delle feste

Insomma, la Toscana vanta una moltitudine di castelli, ma pochi possono offrire l’autenticità e il fascino del Castello di Gargonza. Con camere accoglienti, una cucina straordinaria e un’atmosfera che incanta al primo sguardo, è il luogo perfetto per accogliere il nuovo anno.

Festeggiare il Capodanno da noi significa fare un salto indietro nel tempo, staccare dalla routine riscoprendo il fascino del Medioevo, senza però rinunciare alle comodità moderne.

Non perdere l’opportunità di vivere un’esperienza unica: ti aspettiamo per aiutarti a creare ricordi che conserverai per sempre.
Prenota subito il tuo soggiorno e preparati a festeggiare un Capodanno da favola.

Quattro passi ad Arezzo: una giornata alla sua scoperta

Strolling around Arezzo

La Fiera Antiquaria di Arezzo: Un Mercato della Domenica Unico

Non c’è modo migliore per trascorrere una domenica pigra che passeggiando per un mercato all’aperto, e la Fiera Antiquaria di Arezzo, una delle più celebri in Italia, è un’opzione imperdibile per chi ama l’antiquariato e il fascino del vintage. Questo mercato, istituito oltre 50 anni fa, rappresenta un appuntamento irrinunciabile per chi cerca oggetti unici e storici.

Quando e dove si svolge la Fiera Antiquaria?

La “Fiera Antiquaria” si tiene la prima domenica di ogni mese, ma anche il sabato precedente. Questa formula consente ai visitatori di godere di un’intera giornata di esplorazione e acquisti, anche se la prima domenica cade il 1° del mese. La fiera si svolge principalmente nella splendida Piazza Grande di Arezzo, una delle piazze più celebri e storiche della città. Tuttavia, il mercato si estende oltre la piazza, occupando le vie circostanti e passando sotto il magnifico Loggiato Vasariano, progettato da Giorgio Vasari nel XVI secolo. Questo contesto storico conferisce un’atmosfera unica all’evento, permettendo ai visitatori di immergersi in un’esperienza culturale completa.

Cosa puoi trovare alla Fiera Antiquaria?

Alla Fiera Antiquaria di Arezzo, la varietà è il punto forte. Puoi trovare una vasta gamma di articoli d’antiquariato, che vanno dalle chiavi arrugginite di grande dimensione, che evocano storie di palazzi storici, a macchine fotografiche vintage che raccontano l’evoluzione della tecnologia. Le bancarelle offrono anche opere d’arte, argenteria di epoche diverse, libri rari e mobili che spaziano dal barocco al moderno. Ogni angolo della fiera è un tesoro nascosto, dove i collezionisti e gli appassionati possono scoprire pezzi unici e affascinanti.

Piazza Grande e la sua architettura storica

Passeggiando per la fiera, è impossibile non notare la bellezza architettonica di Piazza Grande. Questo spazio pubblico è famoso per il suo design in parte medievale e in parte rinascimentale. Le facciate degli edifici che si affacciano sulla piazza raccontano storie di secoli passati, con dettagli che riflettono l’evoluzione dello stile architettonico nel tempo. Il Loggiato Vasariano, con le sue eleganti arcate, è uno dei punti salienti della piazza, offrendo un’ombra piacevole mentre esplori le bancarelle sottostanti. Non dimenticare di alzare lo sguardo di tanto in tanto per apprezzare la magnificenza dell’architettura circostante e catturare la bellezza dei dettagli storici.

Caffè e pause gastronomiche ad Arezzo

Essere in Italia significa che non devi mai andare lontano per trovare un ottimo caffè. Se durante la tua visita alla fiera hai bisogno di una pausa, il Caffè Dei Costanti, situato in Piazza S. Francesco, è il luogo ideale per una sosta. Questo caffè è molto apprezzato dai locali e offre ampie aree all’aperto, perfette per osservare il passaggio dei visitatori. A seconda dell’orario, puoi scegliere di sorseggiare un espresso veloce per ricaricarti, oppure gustare un Aperol Spritz mentre discuti con il tuo compagno riguardo agli acquisti fatti. L’atmosfera accogliente e la vista vivace della piazza rendono questa pausa un momento piacevole e rigenerante.

La ribollita ad Arezzo

Che cosa si mangia ad Arezzo? Uno dei piatti più tipici è la ribollita!
“Se non avete cavolo nero e pane toscano, meglio lasciar perdere…”

Questa frase coglie l’essenza della Ribollita, piatto tipico della cucina povera toscana, nato come una zuppa di pane che veniva riscaldata il giorno dopo, da cui il nome “Ri-bollita.”

Ingredienti

  • Cipolle dorate
  • Carote
  • Sedano
  • Cavolo verza
  • Cavolo nero
  • Pomodori pelati
  • Fagioli cotti (metà interi e metà passati al setaccio)
  • Bietola

Procedimento

Preparare la ribollita richiede tempo e pazienza, in tre fasi distinte:

  1. Preparazione della base
    In una pentola, soffriggere a lungo la cipolla dorata con olio d’oliva fino a renderla morbida e leggermente caramellata. Aggiungere poi le carote tagliate a rondelle (né troppo fini né troppo grosse) e il sedano, lasciando insaporire il tutto.
  2. Cottura delle verdure
    Versare un po’ di brodo e cuocere per 10-15 minuti. Unire il cavolo verza (circa un quarto per 8 persone) e continuare a cuocere con brodo, sempre per 10-15 minuti. Le verdure devono risultare ben tenere ma non troppo liquide.
  3. Aggiunta degli ingredienti finali
    Aggiungere il cavolo nero (privato del gambo) e cuocere per altri 10 minuti. Negli ultimi 5 minuti di cottura, unire la bietola tagliata grossolanamente, i pomodori pelati e i fagioli passati. Aggiungere i fagioli interi, regolare di sale e pepe, e mescolare fino a ottenere una consistenza densa.

Lasciare riposare la zuppa anche per tutto il giorno. La sera, aggiungere il pane toscano raffermo a cubetti e portare nuovamente a ebollizione, così da “ri-bollire” la pietanza. Servire con cipollotto fresco e un filo di olio extravergine d’oliva toscano, meglio se nuovo.

Gelato ad Arezzo

Nessuna visita a una città italiana è completa senza un gelato, e Arezzo non fa eccezione. Prima di concludere la tua giornata di shopping e esplorazione, fai un salto alla Gelateria Sunflower, situata anch’essa in Piazza S. Francesco. Questa gelateria è famosa per il suo gelato al pistacchio, considerato uno dei migliori della regione. Dopo aver trascorso ore a passeggiare e a curiosare tra le bancarelle della fiera, concediti un momento di dolcezza con un gelato che rappresenta un perfetto finale per una giornata di esplorazioni. Il gelato al pistacchio è un’ottima scelta per ricaricare le energie e completare la tua esperienza ad Arezzo in modo delizioso.

Alla scoperta della Val di Chiana

cosa fare in val di chiana

In Val di Chiana scoprirete un angolo autentico della Toscana, immersi nella bellezza senza tempo dei suoi villaggi incantevoli, ricchi di arte etrusca, romanica e medievale.
Qui, tra colline ondulate, luoghi di spiritualità, tradizioni millenarie e sapori genuini, perdervi sarà un’avventura che vi regalerà l’esperienza più emozionante e unica della vostra vita.
In questa parte della Toscana, la Valdichiana, vi aspetta il vostro miglior tempo.

La valle del fiume Chiana si estende ampiamente, dalle province toscane di Arezzo e Siena alle province umbre di Perugia e Terni, comprendendo oltre 22 comuni.

Storicamente, gran parte di essa era una vasta pianura paludosa, e non sorprende che le sue città più belle si trovino spesso in alto sulle colline circostanti, offrendo magnifiche vedute della valle sottostante. Il drenaggio e la bonifica nel corso dei secoli hanno trasformato le paludi della Val di Chiana nella vasta e fertile pianura che vediamo oggi, dove grandi case coloniche testimoniano fiorenti attività agricole.

Ma la Val di Chiana non è solo pianura; le dolci colline di argilla verso Siena, conosciute come le Crete, sono punteggiate da domi bianchi di ‘biancane’ o burroni frastagliati di ‘calanchi’ che arricchiscono il paesaggio e lo rendono quasi lunare alla luce della luna.

I laghi di Chiusi e Montepulciano sono rifugi per gli uccelli acquatici e mete ideali per famiglie che amano andare in bicicletta o fare escursioni lungo le rive del lago.

10 luoghi da visitare e le attività da fare in Val di Chiana:

  1. Visitare Arezzo: Arezzo è una delle città più storiche e affascinanti della Toscana. Il centro storico è un vero scrigno di tesori, con la magnifica Piazza Grande, dove si svolge l’antica Fiera Antiquaria. La Cattedrale di San Donato, con le sue splendide vetrate e il Museo Diocesano che ospita opere di Piero della Francesca, sono imperdibili. Non perdere la Chiesa di San Francesco e il famoso affresco della Leggenda della Vera Croce. Arezzo è anche conosciuta per la sua tradizione di antiquariato e le sue vivaci manifestazioni culturali.
  2. Esplorare Castiglion Fiorentino: Castiglion Fiorentino è un incantevole borgo medievale con un ricco patrimonio storico. La Torre del Cassero, un’antica torre di avvistamento, offre una vista panoramica sulla valle sottostante. Il Museo Archeologico, situato nel Palazzo del Vicario, espone reperti che raccontano la storia antica della regione. Passeggiando per le strade strette del centro storico, puoi ammirare affascinanti palazzi storici e chiese, come la Chiesa di San Francesco, con il suo chiostro tranquillo.
  3. Passeggiare per Cortona: Cortona, situata su una collina, è famosa per i suoi panorami mozzafiato e il suo patrimonio storico. La Piazza della Repubblica è il cuore pulsante della città, circondata da affascinanti edifici medievali. Non perdere il Museo Diocesano e il Museo dell’Accademia Etrusca, che ospitano collezioni di arte etrusca e romana. La Fortezza Medicea, una cittadella fortificata, offre una vista spettacolare sulla Val di Chiana e sulle colline circostanti. Cortona è anche nota per le sue stradine pittoresche e le tradizionali manifestazioni culturali.
    Il Parco Archeologico di Cortona è un’importante area di scavi che rivela le radici etrusche della città. Qui puoi camminare tra le antiche mura della città etrusca e scoprire le vestigia di edifici pubblici e templi. L’area archeologica include anche le tombe etrusche e una vasta collezione di reperti che testimoniano la vita quotidiana e le pratiche religiose degli antichi abitanti. Questo parco offre una visione affascinante della storia e della cultura etrusca.
    Il Museo dell’Accademia Etrusca è una tappa fondamentale per chi ama la storia e l’arte etrusca. Il museo ospita una ricca collezione di reperti, tra cui statue, ceramiche e gioielli che risalgono a secoli fa. Alcuni pezzi eccezionali includono la famosa “Tabula Cortonensis”, una stele etrusca incisa. La visita al museo offre una panoramica completa sulla cultura etrusca e la sua influenza nella storia della Toscana.
  4. Scoprire Pienza: Pienza è famosa per il suo progetto rinascimentale che la trasforma in una “città ideale”. Piazza Pio II è il cuore del borgo, dominata dal Duomo, un capolavoro dell’architettura rinascimentale. Il Palazzo Piccolomini, residenza della famiglia Piccolomini, è un altro punto d’interesse con i suoi eleganti giardini e stanze affrescate. Pienza è anche rinomata per il suo pecorino, un formaggio tipico che puoi gustare in una delle tante trattorie locali. I panorami sulla Val d’Orcia sono semplicemente spettacolari e offrono ottime opportunità per fotografie.
  5. Rilassarsi a Rapolano Terme: Rapolano Terme è una località termale nota per le sue acque minerali benefiche. Le terme, come le Terme Antica Querciolaia e le Terme San Giovanni, offrono una vasta gamma di trattamenti benessere, da piscine termali a fanghi curativi. Qui puoi trascorrere una giornata di relax immerso nelle acque calde e godere delle strutture moderne che combinano il lusso e la tradizione. Le terme sono il posto ideale per recuperare energia e rigenerarsi dopo una giornata di esplorazioni.
  6. Visitare la città di Foiano della Chiana: Foiano della Chiana è un affascinante borgo medievale noto per il suo storico Carnevale, uno dei più antichi e celebri della Toscana. Il centro storico di Foiano presenta una serie di edifici storici, tra cui la Chiesa di San Domenico e il Palazzo Pretorio, che ospita un interessante museo. La città è anche famosa per le sue tradizioni artigianali e la cucina tipica, con ristoranti che servono piatti locali e specialità toscane. Passeggiando per le strade di Foiano, puoi immergerti nella vita quotidiana di un borgo autentico e scoprire la sua vivace cultura.
  7. Scoprire il Lago di Chiusi: il Lago di Chiusi è una delle gemme naturali della Val di Chiana, situato al confine tra Toscana e Umbria. Questo lago, circondato da una vegetazione lussureggiante, è un luogo ideale per attività all’aperto come passeggiate, birdwatching e picnic. Le sue acque tranquille offrono un ambiente sereno e pittoresco per una giornata di relax immersi nella natura. In estate, il lago diventa un ottimo punto di partenza per esplorare i sentieri circostanti e osservare la fauna locale, inclusi numerosi uccelli acquatici.
  8. Scoprire il borgo di Montepulciano: Montepulciano è un affascinante borgo medievale e rinascimentale famoso per i suoi vini pregiati e il suo patrimonio architettonico. Passeggiando per le sue strade lastricate, puoi ammirare eleganti palazzi, come il Palazzo Comunale, e chiese storiche come la Chiesa di San Biagio. Non perdere la visita alle cantine locali, dove puoi degustare il rinomato Vino Nobile di Montepulciano. Il borgo offre anche spettacolari panorami sulla Val di Chiana e sui vigneti circostanti.
  9. Degustare i vini locali: La Val di Chiana è famosa per i suoi vini pregiati, tra cui il Vino Nobile di Montepulciano. Visita le cantine e i vigneti della zona per degustare questi vini eccellenti e conoscere il processo di vinificazione. Molti produttori offrono tour guidati che includono passeggiate tra i vigneti, spiegazioni sulla produzione e degustazioni di diversi vini. Scoprire i sapori locali e le tradizioni vinicole è un’esperienza affascinante per gli amanti del vino e della gastronomia.
  10. Fare una passeggiata nei borghi storici: La Val di Chiana è punteggiata di borghi storici affascinanti come Lucignano e Montepulciano. Lucignano è noto per la sua forma a spirale e le sue mura medievali ben conservate, mentre Montepulciano offre un centro storico ricco di palazzi rinascimentali e piazze suggestive. Entrambi i borghi sono famosi anche per i loro prodotti tipici, come il vino Nobile di Montepulciano e i dolci tradizionali. Passeggiare per queste strade storiche ti permetterà di immergerti nella cultura e nella storia della Toscana.

Le terme di Chianciano Terme: cosa fare

che cosa fare alle terme di Chianciano

Chianciano Terme è una delle stazioni termali più conosciute della Toscana e d’Italia. La città si trova in una posizione incantevole tra la Val di Chiana e la Val d’Orcia, in un contesto paesaggistico di rilievo e a pochi chilometri da molti altri centri di grande interesse. Chianciano è quindi in grado di offrire una vacanza rilassante e, come vedremo, anche culturale.

La zona di Chianciano è abitata sin dall’Età del Bronzo e gli scavi archeologici effettuati nei dintorni hanno portato alla luce alcune necropoli etrusche, come quella de La Foce e quella situata nell’area Pedata-Morelli, che hanno restituito una grande quantità di materiali. Oltre alle necropoli, sono stati identificati santuari dedicati alle divinità delle acque e una fattoria dove venivano prodotti olio e vino. Gli Etruschi furono seguiti dai Romani, che costruirono le terme di Mezzomiglio. I santuari prima e le terme poi dimostrano che le acque termali di Chianciano erano ben conosciute e apprezzate sia dagli Etruschi che dai Romani.

Cose da fare a Chianciano Terme

Terme a Chianciano Terme

Conosciuta fin dall’antichità, Chianciano Terme nella Val di Chiana ha vissuto un boom economico nella seconda metà del XX secolo, quando è diventata una delle stazioni termali più importanti d’Italia.
In questa zona ci sono molte sorgenti termali che hanno portato la città moderna a una rapida crescita negli ultimi 50 anni. Durante questo periodo sono stati creati molti stabilimenti termali in città, dotati di strutture per il completo relax e anche per chi vuole svolgere attività ricreative.

Le acque che hanno reso famosa Chianciano sono conosciute per le loro proprietà curative. Alcune di queste acque vengono utilizzate nei bagni termali, mentre altre sono destinate all’imbottigliamento o utilizzate nella preparazione di creme e cosmetici.

Parchi termali, spa sensoriali, idroterapia, piscine termali e molto altro… A Chianciano troverai tutto ciò di cui hai bisogno per prenderti cura del tuo corpo e per il tuo relax!

Cosa vedere a Chianciano Terme

Abbiamo appena parlato della “moderna” Chianciano, che è sicuramente il motore principale del turismo locale con le sue terme e i suoi resort; ora è il momento di parlare del “vecchio” borgo di Chianciano.

La città è documentata sin dall’antichità e offre diverse idee per il turismo culturale.

Museo Archeologico di Chianciano Terme

Il Museo Archeologico di Chianciano Terme è uno dei musei più importanti dedicati alla civiltà etrusca. Questo interessante museo espone numerosi reperti provenienti da vari siti archeologici della zona, come la necropoli de La Foce – Tolle.
Gli straordinari reperti, esposti secondo criteri cronologici, sono valorizzati da un’accurata informazione e una presentazione molto precisa.

Il museo si trova in via Dante (per tutte le informazioni sugli orari e sui biglietti, si rimanda al sito ufficiale).

Collegiata di San Giovanni Battista

La Collegiata di San Giovanni Battista è stata costruita nella prima metà del XII secolo in forme romanico-gotiche, anche se l’interno è stato rinnovato in stile neoclassico nel 1817. Sulla facciata si può ammirare un bellissimo portale strombato con una decorazione a cordoni e capitelli con motivi vegetali.
All’interno troviamo un’urna etrusca, riutilizzata per conservare le ceneri del Beato Paolo Salimbeni, un affresco del XVI secolo raffigurante la Natività, un crocifisso del XIV secolo e una scultura lignea del Cristo morto di Giuseppe Paleari.

Museo della Collegiata

Allestito all’interno del Palazzo dell’Arcipretura, il Museo della Collegiata è una piccola galleria d’arte sacra (4 sale) che conserva una serie di opere datate tra il XIII e il XIX secolo. Il cuore della collezione è costituito da beni provenienti dall’ex Monastero di San Michele Arcangelo. Tra le opere più importanti vi sono un Crocifisso di Segna di Bonaventura, una Madonna lignea della scuola di Nicola Pisano e un polittico Madonna e Santi del Maestro di Chianciano.

Il museo si trova in via Solferino (per tutte le informazioni sugli orari e sui biglietti, si rimanda al sito ufficiale).

Museo d’Arte di Chianciano

In una sorta di tour cronologico dei musei di Chianciano, arriviamo a parlare del Museo d’Arte di Chianciano. Questo museo espone una vasta collezione composta da circa mille opere che vanno dal Neolitico all’arte asiatica e contemporanea. Qui sono esposte opere di vari artisti come Tom Nash, Francis Turner, Mario Schifano, Damien Hirst, Magritte, Guttuso, Munch, Dürer e Rembrandt.

Il museo si trova in via della Libertà (per tutte le informazioni sugli orari e sui biglietti, si rimanda al sito ufficiale).

Cose da fare nei dintorni di Chianciano Terme

Nelle immediate vicinanze di Chianciano Terme, segnaliamo il Giardino di Villa la Foce, un bellissimo giardino formale costruito tra il 1924 e il 1939.
La posizione tra la Val d’Orcia e la Val di Chiana rende Chianciano un eccellente punto di partenza per raggiungere molte città come Pienza, Montepulciano, Chiusi e Sarteano.

Come arrivare a Chianciano Terme nella Val di Chiana

Chianciano si trova a circa 80 chilometri da Siena e 70 da Arezzo.

  • In auto: da Firenze, Arezzo e Siena: autostrada A1 fino all’uscita per Chiusi/Chianciano, poi strada provinciale SP146.
  • In treno e bus: la stazione ferroviaria più vicina è Chiusi Scalo. Da lì è possibile raggiungere Chianciano in autobus (linea FT4 Siena Mobilità).

Sagre autunnali tra Val di Chiana e dintorni

sagre in Toscana a settembre e ottobre: dove andare e cosa fare

Le sagre di settembre e ottobre ad Arezzo e provincia sono molto più di semplici occasioni per gustare prodotti tipici.
Sono momenti di incontro, di festa e di celebrazione delle tradizioni locali. Dietro ogni piatto, ogni gioco, ogni spettacolo, c’è una storia da raccontare, un legame con il territorio e con le persone che lo abitano.
Ma le sagre sono anche un’opportunità per riflettere sul futuro: come possiamo mantenere vive queste tradizioni e renderle sempre più attrattive per le nuove generazioni?

Feste e Sagre di Settembre e Ottobre ad Arezzo

Arezzo, ricca di storia e tradizione, offre un calendario di eventi autunnali imperdibili che celebrano la cultura, il cibo e le tradizioni locali.

Settembre

  1. Giostra del Saracino (2 settembre)
    • Un’entusiasmante rievocazione medievale dove i quartieri di Arezzo si sfidano in una competizione di abilità e coraggio.Fiera Antiquaria (1-2 settembre)
    • La più antica fiera dell’antiquariato in Italia, con oggetti d’arte, mobili e curiosità.
  2. Sagra della Porchetta: la Porchetta di Monte San Savino. A pochi chilometri da Gargonza, ogni secondo weekend di settembre da 50 anni ad oggi, si celebra la rinomata prelibatezza della Porchetta.
    Il paese si prepara a festa con i maestri di porchetta del Monte che preparano la loro Porchetta con i forni alimentati con la scopa dei boschi circostanti che da al prodotto una sua connotazione tutta particolare tanto da definire un marchio DOP la Porchetta di Monte San Savino. L’occasione è buona per visitare il borgo rinascimentale del Monte, scoprire i suoi tesori nascosti e girare per gli stand per uno street food di qualità.
  3. Cortona Antiquaria: dal 24 agosto all’8 settembre da 60 anni oramai, le vie del centro storico di Cortona si abbelliscono delle più importanti botteghe antiquarie che presentano i propri mobili ed arredi.. L’occasione è ottima per visitare Cortona ed, in particolare, il Museo di Arte Etrusca (MAEC), la Fortezza del Girifalco, la Cattedrale di Santa Margherita e le celle di San Francesco. 

Ottobre

  1. Mercato Internazionale (12-14 ottobre)
    • Una vetrina di sapori e culture da tutto il mondo, con stand gastronomici e artigianali.
  2. Festa della Castagna (20-21 ottobre)
    • Un omaggio alla castagna, con degustazioni, mercatini e attività per tutta la famiglia.
  3. Festa del Perdono di Terranuova Bracciolini (19-23 ottobre)
    • Un evento che combina tradizioni religiose, spettacoli e gastronomia locale.
  4. Sagra del Tordo (ultimo weekend di ottobre)
    • Una celebrazione delle tradizioni venatorie e culinarie, con piatti tipici e rievocazioni storiche.

Consigli Utili

  • Partecipazione: Molti eventi sono gratuiti o richiedono una modesta quota di partecipazione.
  • Gastronomia: Non perdere l’occasione di assaggiare specialità locali come la ribollita, i crostini neri e la bistecca alla fiorentina.
  • Cultura: Visita i musei e le chiese di Arezzo per un’esperienza culturale completa.

Arezzo in autunno è un mix perfetto di storia, cultura e sapori che non deluderà i visitatori. Per ulteriori dettagli sugli eventi e sulle modalità di partecipazione, visita il sito ufficiale di Visit Arezzo.

Feste e Sagre a Settembre e Ottobre ad Arezzo

  • Festa dell’Uva di Subbiano: fine agosto – inizio settembre.
  • Sagra del Collo d’Ocio di Marciano della Chiana: settembre.
  • Antica Festa del Tegame di Monte Sopra Rondine: prime due settimane di settembre.
  • Festa del Fungo di Palazzo del Pero: secondo weekend di settembre.
  • Sagra del Bastoncello Casareccio di Laterina: prime due settimane di settembre.
  • Festa della Dea di Venere: primo weekend di giugno e di settembre.
  • Sagra della Porchetta di Monte San Savino: secondo weekend di settembre.
  • Corsa del Saracino di Talla: metà settembre.
  • Sagra del Panello con l’Uva di Cavriglia: seconda domenica di settembre.
  • Sagra della Nana di Montagnano: terza e quarta settimana di settembre.
  • Sagra dei Maccheroni con la Lepre di Castelnuovo: terzo weekend di settembre.
  • Sagra della Polenta di Monterchi: penultima settimana di settembre.
  • Festa dell’Uva del Vino e dell’Olio di Ciggiano: terza domenica di settembre.
  • Sagra del Fungo Porcino e della Bistecca di Noceta: ultimo weekend di settembre.
  • I Sapori del Casentino di Pratovecchio: primo weekend di ottobre.
  • Sagra della Polenta di Rigutino: nel 2024: 3, 4, 5, 6, 10, 11, 12, 13 ottobre.
  • Sagra della Castagna di Cortona: seconda domenica di ottobre.
  • Festa della Castagna di Caprese Michelangelo: ultimi due fine settimana di ottobre.
  • Sagra della Polenta di Castagne di Montemignaio: ultima domenica di ottobre.
  • Festa di Castagnatura di Raggiolo: ultima domenica di ottobre e la prima domenica di novembre.
  • Castagnata di Rigutino: ultimo weekend di ottobre.

I sentieri escursionistici del Casentino: cosa fare nelle foreste Casentinesi

cosa fare nelle foreste casentinesi

Per cosa è famoso il casentino?

Il Casentino, una zona montagnosa situata nell’entroterra toscano, è rinomato per diversi aspetti che lo rendono una destinazione turistica unica e apprezzata.

Natura incontaminata: Il Casentino vanta un paesaggio incontaminato, caratterizzato da boschi rigogliosi, montagne imponenti, fiumi cristallini e laghi pittoreschi. Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, istituito nel 1995, protegge la bellezza selvaggia della regione e offre agli amanti della natura un paradiso per escursioni, trekking, ciclismo e altre attività all’aria aperta.

Il Casentino vanta una ricca storia e cultura, risalente a tempi antichi. La zona è costellata di affascinanti borghi medievali, come Poppi, Bibbiena e Stia, che conservano testimonianze del passato come castelli, chiese e palazzi. Tra i luoghi di interesse storico-religioso più importanti figurano il Santuario di Camaldoli, il Santuario della Verna e l’Eremo di Camaldoli, luoghi di grande spiritualità e misticismo.

Il Casentino, una zona montagnosa situata nell’entroterra toscano, è rinomato per diversi aspetti che lo rendono una destinazione turistica unica e apprezzata.

Natura incontaminata: Il Casentino vanta un paesaggio incontaminato, caratterizzato da boschi rigogliosi, montagne imponenti, fiumi cristallini e laghi pittoreschi. Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, istituito nel 1995, protegge la bellezza selvaggia della regione e offre agli amanti della natura un paradiso per escursioni, trekking, ciclismo e altre attività all’aria aperta.

Storia e cultura: Il Casentino vanta una ricca storia e cultura, risalente a tempi antichi. La zona è costellata di affascinanti borghi medievali, come Poppi, Bibbiena e Stia, che conservano testimonianze del passato come castelli, chiese e palazzi. Tra i luoghi di interesse storico-religioso più importanti figurano il Santuario di Camaldoli, il Santuario della Verna e l’Eremo di Camaldoli, luoghi di grande spiritualità e misticismo.

Tradizioni e gastronomia: Il Casentino custodisce gelosamente le sue tradizioni e la sua gastronomia tipica, caratterizzata da prodotti genuini e sapori autentici. Tra le specialità da non perdere troviamo il pratomagno, un formaggio pecorino dal gusto intenso, il pane casentino, cotto a legna nei forni a legna, e il tortello maremmano, un ripieno di carne e verdure. La regione è rinomata anche per la produzione di miele, castagne e tartufi.

Accoglienza e ospitalità: La gente del Casentino è famosa per la sua accoglienza calorosa e la sua ospitalità genuina. I visitatori vengono accolti con un sorriso e fatti sentire a casa fin dal primo momento.

In definitiva, il Casentino è una destinazione ideale per chi cerca una vacanza immersa nella natura, ricca di storia, cultura e tradizioni. La sua bellezza incontaminata, i suoi borghi affascinanti, la sua gastronomia tipica e la sua gente accogliente lo rendono un luogo speciale da scoprire e da vivere.

Dove si trovano le Foreste Casentinesi

Le Foreste Casentinesi si trovano in Toscana, nell’Appennino tosco-romagnolo. Si estendono su un territorio di circa 36.000 ettari, a cavallo tra le province di Arezzo, Forlì-Cesena e Firenze.
Il parco comprende una varietà di paesaggi, tra cui boschi, montagne, fiumi e laghi.

Le Foreste Casentinesi sono un’oasi di natura selvaggia e incontaminata.
Ospitano una ricca biodiversità di flora e fauna, tra cui diverse specie rare e protette. Il parco è anche un importante luogo storico e culturale, con numerosi eremi, monasteri e borghi medievali.

Cosa visitare nel Parco delle Foreste Casentinesi?

Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, in Toscana, offre una varietà di attività e attrazioni per tutti i gusti. Ecco alcuni dei luoghi da non perdere:

  • La Cascata dell’Acquacheta: Questa spettacolare cascata alta 80 metri è una delle più alte d’Italia. Si trova all’interno del parco ed è raggiungibile a piedi da un sentiero facile.
  • I Santuari di Camaldoli e La Verna: Questi due santuari francescani sono luoghi di pellegrinaggio da secoli. Camaldoli è sede di un’imponente abbazia benedettina, mentre La Verna è dove San Francesco ricevette le stimmate.
  • La Foresta di Campigna e il Palazzo Granducale: La Foresta di Campigna è la più grande foresta di faggio d’Europa. All’interno della foresta si trova il Palazzo Granducale, una residenza di caccia dei Medici.
  • Il Borgo di Ridracoli: Questo borgo pittoresco si trova sulle rive del lago di Ridracoli, un lago artificiale creato nel 1923. Il borgo è un luogo ideale per rilassarsi e godersi il paesaggio.
  • Il Monte Falterona: Il Monte Falterona è la cima più alta dell’Appennino toscano. Dalla vetta si gode una vista spettacolare sul parco e sulle campagne circostanti.

Oltre a questi luoghi da non perdere, il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi offre anche una varietà di sentieri escursionistici, piste ciclabili e percorsi per mountain bike. C’è anche la possibilità di fare rafting, canoa e pesca nel parco.

Cosa fare con bambini nelle foreste casentinesi?

Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna offre numerose attività adatte ai bambini.

Ecco alcune idee:

  • Sentieri Natura: Il parco dispone di 9 Sentieri Natura, percorsi facili adatti anche a famiglie con bambini piccoli. Lungo i sentieri troverete pannelli illustrativi per conoscere la fauna, la flora e la geologia del parco.
  • Aree picnic: Ci sono diverse aree picnic nel parco attrezzate con tavoli, panche e griglie. Il luogo ideale per godersi un pranzo in famiglia all’aria aperta.
  • Centri visitatori: I centri visitatori del parco offrono mostre interattive e laboratori didattici per bambini. Un modo divertente per imparare sulla natura del parco.
  • Parco giochi: Nel parco ci sono diversi parchi giochi dove i bambini possono divertirsi in sicurezza.
  • Escursioni in bicicletta: Il parco dispone di una rete di piste ciclabili adatte a tutti i livelli di abilità. Un’attività divertente per tutta la famiglia.
  • Passeggiate a cavallo: In alcuni centri del parco è possibile fare passeggiate a cavallo. Un’esperienza indimenticabile per i più piccoli.
  • Pesca: La pesca è praticabile in alcuni laghi e torrenti del parco. Un’attività rilassante per tutta la famiglia.
  • Osservazione della fauna selvatica: Nel parco è possibile osservare diverse specie di animali selvatici, come cervi, caprioli, cinghiali e lupi. Un’esperienza emozionante per i bambini.

Consigli:

  • Scegli un’attività adatta all’età e alle capacità dei tuoi figli.
  • Porta con te acqua, cibo e crema solare.
  • Indossa scarpe comode e vestiti a strati.
  • Rispetta l’ambiente e non lasciare traccia del tuo passaggio.

In quale regione si trova il monte falterona?

Il Monte Falterona si trova in due regioni: Toscana ed Emilia-Romagna.

La vetta del monte, che raggiunge i 1654 metri sul livello del mare, segna il confine tra i comuni di Badia Prataglia (AR) in Toscana e San Piero in Campagna (FC) in Emilia-Romagna.

Il versante occidentale del monte fa parte del territorio del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, mentre il versante orientale appartiene al Parco Nazionale del Corno alle Scale.

In definitiva, il Monte Falterona è un luogo che unisce due regioni, offrendo agli escursionisti e agli amanti della natura la possibilità di esplorare paesaggi suggestivi e incontaminati.

È la seconda vetta più alta dell’Appennino tosco-romagnolo, superata solo dal vicino Monte Falco che la sovrasta di soli 4 metri.
Il Falterona è un luogo iconico per gli amanti della natura e dell’escursionismo, offrendo panorami mozzafiato sulla vallata sottostante e sulla catena montuosa circostante.

Il Monte Campigna, invece, situato all’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, in Toscana, vanta un’altezza di 1.558 metri sul livello del mare.

Nonostante la sua altezza inferiore rispetto al Falterona, il Monte Campigna offre un ambiente naturale di grande bellezza e fascino, caratterizzato da boschi rigogliosi, prati fioriti e panorami suggestivi.

Entrambi i monti, Falterona e Campigna, sono mete ideali per escursioni, trekking e passeggiate nella natura, immersi in un’atmosfera di pace e tranquillità.

L’arte dell’olio evo: visita alle fattorie locali e degustazioni in Toscana

La tradizione olivicola toscana si è tramandata di generazione in generazione, mantenendo intatti i metodi di coltivazione e produzione che rendono unico questo olio

La Toscana è rinomata per il suo olio extravergine d’oliva, un prodotto di eccellenza che vanta una storia secolare.
La tradizione olivicola toscana si è tramandata di generazione in generazione, mantenendo intatti i metodi di coltivazione e produzione che rendono unico questo olio.
Chi visita la Toscana ha la possibilità di immergersi nell’arte dell’olio extravergine d’oliva attraverso una varietà di esperienze che vanno dalle visite alle aziende agricole alle degustazioni guidate.
Ecco alcune idee dettagliate su come vivere appieno questa tradizione.

Visitare un Frantoio in Toscana

Un’opzione affascinante è visitare un frantoio, dove le olive vengono trasformate in olio. I frantoi toscani, spesso a conduzione familiare, aprono le loro porte ai visitatori offrendo tour guidati.
Durante queste visite, si può assistere all’intero processo produttivo: dalla raccolta delle olive alla loro spremitura, fino alla filtrazione e conservazione dell’olio. È un’opportunità unica per vedere da vicino le presse tradizionali e moderne, e capire le differenze tra i vari metodi di produzione. Al termine del tour, una degustazione di olio permette di assaporare il prodotto fresco, spesso accompagnato da pane toscano.

Partecipare a una Degustazione di Olio d’Oliva

La Toscana offre innumerevoli occasioni per partecipare a degustazioni di olio extravergine d’oliva, organizzate sia nelle aziende agricole che in negozi specializzati. 

Come si svolge una degustazione di olio evo?

Durante una degustazione, gli esperti spiegano come riconoscere le diverse note aromatiche e gustative dell’olio, illustrando le caratteristiche che definiscono un olio extravergine di alta qualità.
Si impara a distinguere le diverse cultivar di olive e a riconoscere i difetti comuni. Queste sessioni sono un’occasione educativa e sensoriale per sviluppare un palato raffinato e apprezzare la complessità dell’olio d’oliva toscano.

A tal proposito, vicino a Gargonza, a Monte San Savino in Val di Chiana abbiamo un parco tematico dedicato all’olio: SuperEvo!
Il Frantoio Morettini di Monte San Savino ti invita a scoprire un museo del tutto nuovo, interattivo, sensoriale, immerso e multimediale, adatto a tutte le età. Lasciati condurre in un vero e proprio viaggio nel mondo dell’olio extra vergine di oliva dalla pianta fino alla tavola. Scoprirai gli antichi strumenti del passato e potrai stupirti dalle coinvolgenti installazioni interattive e dalle più moderne tecnologie di lavorazione.

Fare un Corso di Cucina in Toscana

Per chi ama la cucina, molti ristoranti e scuole di cucina toscane offrono corsi specificamente incentrati sull’uso dell’olio extravergine d’oliva.
In questi corsi, i partecipanti imparano a preparare piatti tipici della cucina toscana utilizzando l’olio come ingrediente principale. Si va dalla preparazione di condimenti e salse, come il celebre pesto toscano oppure una salsa con pomodori freschi, alla realizzazione di piatti completi, dove l’olio d’oliva esalta i sapori degli altri ingredienti. A Gargonza è possibile organizzare dei corsi di cucina dove imparerete i segreti della pasta fresca, oppure potrete stare con la nostra pasticcera per imparare dei tipici dolci italiani e toscani come il tiramisù ed i cantucci. I corsi sono sempre su prenotazione e per un minimo di 6 persone.

Fare un Tour Gastronomico in Toscana

Un modo ancora più immersivo per scoprire l’olio extravergine d’oliva toscano è partecipare a un tour gastronomico.
Questi tour includono visite a frantoi, degustazioni di olio e altri prodotti locali, come il vino e i formaggi. Si tratta di esperienze che combinano la bellezza dei paesaggi toscani con la scoperta delle tradizioni culinarie. I tour spesso prevedono soste in pittoreschi borghi medievali, dove si può assaporare l’autentica cucina toscana e comprendere meglio il ruolo centrale dell’olio d’oliva nella dieta mediterranea.

Pianificare il Viaggio in Toscana

Per vivere al meglio queste esperienze, è consigliabile pianificare il viaggio durante la stagione della raccolta delle olive, da ottobre a dicembre.
Questo è il periodo in cui i frantoi sono più attivi e si può assistere alla produzione dell’olio nuovo, un’esperienza davvero speciale. È importante prenotare le visite e le degustazioni in anticipo, soprattutto nei periodi di alta stagione turistica, per assicurarsi un posto. Vestirsi a strati e con scarpe comode è fondamentale, poiché il clima toscano può variare notevolmente nel corso della giornata.

Per garantirvi un soggiorno da sogno e un weekend all’insegna della bellezza e del relax, il Castello di Gargonza è la scelta migliore per chi vuole vivere in un luogo ricco di storia e tradizione.

Infine, non dimenticate di portare a casa un po’ di olio extravergine d’oliva toscano.
Sarà un meraviglioso ricordo del vostro viaggio e un regalo apprezzato da amici e familiari. L’olio d’oliva toscano non è solo un alimento, ma un pezzo di cultura e tradizione che vale la pena condividere.

Palio di Siena: tutto quello che c’è da sapere

cosa c'è da sapere sul Palio di Siena

A quale anno risale l’origine del palio di Siena?

Il più antico documento sul Palio è del 1238, e tratta di giustizia paliesca, mentre attestazioni certe della prima corsa equestre sono del 1633.

Possiamo quindi ricondurre al 1238 la nascita del Palio, nel Medioevo, l’età d’oro per Siena, ai tempi nobile e ricca Repubblica.

La gara equestre si tiene dal 1644 ogni anno in Piazza del Campo a Siena con cadenza doppia, sempre in estate: il 2 luglio in onore della Madonna di Provenzano e il 16 agosto per l’Assunta. Ogni edizione è un’occasione per rivivere la storia di Siena, per celebrare le sue tradizioni e per tifare con passione per la propria contrada.

L’unica volta in cui il Palio non è stato fatto è stato durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale.

Palio di Siena 2024

Chi corre il Palio luglio 2024?

Valdimontone, Pantera, Bruco, Leocorno, Lupa, Civetta, Oca, Giraffa, Nicchio, Onda.

Chi corre il Palio ad agosto 2024?

Selva, Lupa, Valdimontone, Onda, Nicchio, Leocorno e Civetta.

Chi ha vinto il Palio nel 2023?

Fin dalla vigilia, l’Oca era tra le favorite, insieme alla Giraffa e all’Aquila. Ma la corsa non è stata facile. Ben quattro allineamenti, causati da rivalità tra le Contrade, e una mossa non valida hanno tenuto i tifosi con il fiato sospeso. Ma alla fine, l’Oca ha avuto la meglio, conquistando la sua 66esima vittoria nella storia del Palio.

La storia del Palio di Siena: un viaggio nel tempo tra storia, tradizione e passione

Nel 1450 circa nella città di Siena nascono le contrade: associazioni che rappresentano i quartieri della città.

Parallelamente in questo periodo il Palio comincia ad assumere la sua forma distintiva, con le sue caratteristiche uniche che lo rendono ancora oggi uno degli eventi più emozionanti e coinvolgenti d’Italia.

Un legame profondo: ogni fantino è legato a vita alla sua contrada di appartenenza. Non è solo un cavaliere, ma un vero e proprio simbolo, un portavoce dei valori e delle speranze di un’intera comunità.
Anche la comunità sceglie la sua contrada di appartenenza: i figli sceglieranno se appartenere a quella del padre o della madre (se sono diverse) e nei giorni precedenti al Palio, quando si respira una fortissima competizione, ognuno torna nella sua contrada di appartenenza.

Si tratta infatti di un impegno corale: la preparazione del Palio non si limita alla corsa. Le contrade si dedicano anima e corpo all’evento, creando emblemi, insegne, costumi e decorazioni che rendono ogni edizione un’esplosione di colori, suoni e tradizioni.

Quante sono le contrade di Siena? Diciassette anime, un solo cuore: ognuna con la sua storia, i suoi colori e il suo fervente spirito di rivalità.

  • Aquila
  • Bruco
  • Chiocciola
  • Civetta
  • Drago
  • Giraffa
  • Istrice
  • Leocorno
  • Lupa
  • Nicchio
  • Oca
  • Onda
  • Pantera
  • Selva
  • Tartuca
  • Torre
  • Valdimontone

Qual è la contrada che ha vinto più pali? Attualmente al primo posto troviamo la contrada dell’Oca.

La partenza del Palio è un momento unico e adrenalinico. I fantini, in sella ai loro cavalli, si accalcano al canape, pronti a scattare al via.

Non c’è spazio per il fair play: ogni mezzo è lecito per assicurarsi un vantaggio sugli avversari. La mossa, affidata al mossiere, è un rituale che tiene tutti con il fiato sospeso, fino al fatidico grido di “Viva Maria!” che dà il via alla corsa.

Tre giri di Campo per la gloria: la gara si svolge su un circuito di tre giri intorno alla piazza del Campo. I fantini, incuranti del pericolo, spingono i loro cavalli al limite, cercando di sorpassarsi a vicenda in un vortice di colori e di emozioni.

Un trionfo collettivo: la vittoria del Palio non è solo del fantino, ma di tutta la contrada. Al termine della corsa, i contradaioli invadono la piazza in un tripudio di gioia, festeggiando il loro campione e celebrando la propria identità.

Come funziona la partenza del palio di Siena?

La mossa del Palio di Siena è uno dei momenti più emozionanti e attesi di tutta la corsa. Si tratta di un rituale antico e ricco di significato, che rappresenta il vero inizio della competizione e che tiene tutti con il fiato sospeso fino al fatidico grido di “Viva Maria!”.

Il protagonista indiscusso della mossa è il cavallo “di rincorsa”, ovvero l’ultimo cavallo estratto a sorte. A differenza degli altri nove, che vengono schierati al canape in ordine di chiamata, il cavallo di rincorsa si posiziona inizialmente all’esterno e dietro al gruppo.

L’ingresso del cavallo di rincorsa nel canape dà il via al conto alla rovescia. Da quel momento, il mossiere, l’uomo che ha il compito di dare il via alla corsa, ha a disposizione un tempo massimo di un minuto per abbassare il canape e far partire la gara.

In questo lasso di tempo, i fantini mettono in atto le loro strategie, cercando di posizionarsi nel modo migliore per la partenza. Le rivalità tra le contrade sono sempre in agguato, e non è raro che i fantini si ostacolino a vicenda pur di assicurarsi un vantaggio. A volte, la mossa può essere invalidata per motivi tecnici o per comportamenti scorretti da parte dei fantini. In questi casi, la procedura viene ripetuta dall’inizio.

Quando il mossiere decide che tutti i cavalli sono pronti e che le condizioni sono ottimali, abbassa il canape con un gesto deciso e grida “Viva Maria!”. In quel preciso istante, i cavalli scattano in avanti, dando il via alla corsa vera e propria.
La mossa del Palio è un momento unico e irripetibile, che racchiude in sé tutta l’essenza di questa storica tradizione senese. E’ un concentrato di tensione, emozione, strategia e imprevisti, che rende ogni edizione del Palio un evento sempre diverso e avvincente.

Gargonza e il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi

parco del Casentino cosa vedere

Luglio e agosto sono i mesi più caldi dove si è sempre alla ricerca di refrigerio, pace e tranquillità.
Perché non concedersi un’esplorazione nella natura del parco nazionale e delle sue bellezze naturalistiche tra le foreste Casentinesi?

Le origini del nome Casentino

Ma partiamo dalle basi, perché si dice Casentino? Il Casentino: una valle “chiusa” ricca di storia e mistero

Per molti secoli, il Casentino è stato soprannominato “Valle Chiusa”, soprattutto dai viaggiatori stranieri. Questo appellativo, che evoca immagini di isolamento e riservatezza, non è casuale. Come in ogni valle montana o isola, gli abitanti del Casentino hanno sviluppato un carattere fiero e indipendente, frutto di una vita legata ai ritmi della natura e alla difesa del proprio territorio.

Le origini del nome “Casentino” sono ancora avvolte nel mistero. Fonti medievali suggeriscono che il termine si applicasse in origine a un’area più ampia, chiamata “Montagna Fiorentina”, che comprendeva la Val di Sieve, Vallombrosa e parte del Pratomagno. Questa ipotesi è supportata dalla presenza dei “Casuentini”, una tribù ligure stanziata ai confini del territorio aretino. Un documento del 1207 attesta inoltre che le pievi di Pelago, Pomino e Tòsina erano situate “in agro Casentino”, confermando l’ampiezza originaria della regione.

Casentino: un territorio ricco di fascino

Nonostante la sua reputazione di “valle chiusa“, il Casentino vanta un fascino irresistibile. Immersa in un paesaggio incontaminato di boschi, montagne e fiumi, la valle custodisce un patrimonio storico e artistico di inestimabile valore. Dai borghi medievali arroccati sulle colline ai monasteri eremitici, dai santuari silenziosi alle pievi romaniche, il Casentino offre un viaggio emozionante attraverso i secoli.

Se siete alla ricerca di un luogo autentico e fuori dai sentieri battuti, il Casentino è la destinazione ideale.

Lasciatevi conquistare dalla sua bellezza selvaggia, dalla sua storia millenaria e dalla calorosa accoglienza dei suoi abitanti. Il Casentino vi aspetta a braccia aperte, pronto a svelarvi i suoi segreti e a conquistarvi per sempre.

Che animali ci sono nel parco nazionale delle foreste casentinesi?

Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi vanta una ricchezza faunistica straordinaria, con oltre 1000 specie registrate, tra cui diverse di grande interesse scientifico.

  • Mammiferi: tra i protagonisti indiscussi troviamo i grandi ungulati: Cervo, Daino, Capriolo, Cinghiale e Muflone. Ma il vero re del Parco è il Lupo, il più grande predatore presente in Italia.
  • Uccelli: gli amanti del birdwatching potranno ammirare circa 100 specie nidificanti, tra cui il Rampichino alpestre, il Ciuffolotto, la Sterpazzolina, lo Zigolo nero, l’Allocco, le Cincie, i Picchi e molti altri. Tra i rapaci, spiccano il Falco pecchiaiolo, il Lodolaio, lo Sparviere e l’Astore. A quote più elevate regnano l’Aquila reale, il Gufo reale e il Falco pellegrino.
  • Anfibi e Rettili: Sono presenti 12 specie di anfibi, tra cui la rara Salamandrina di Savi, il Tritone alpestre, la Salamandra pezzata e il Geotritons italiano. Tra i rettili, troviamo 11 specie, tra cui la Vipera, il Colubro d’Esculapio, il Biacco, il Colubro liscio, il Colubro di Riccioli, la Natrice dal collare e la Biscia tassellata.

Un ecosistema da tutelare: la straordinaria varietà faunistica del Parco è resa possibile dalla presenza di una varietà di habitat: foreste, fiumi, torrenti, prati, rocce.
La tutela di questi ambienti è fondamentale per garantire la sopravvivenza delle numerose specie che popolano il Parco.

Un’esperienza indimenticabile: Visitare il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi significa immergersi in un ambiente incontaminato e ricco di vita. Un’esperienza indimenticabile per gli amanti della natura e per tutti coloro che desiderano scoprire la bellezza e la fragilità degli ecosistemi montani.

Che alberi ci sono nelle foreste casentinesi?

Oltre 5.000 ettari di Foreste Casentinesi e l’incontaminata foresta che abbraccia il Santuario Francescano della Verna si stendono come un manto verdeggiante sul territorio. Un regno vegetale che custodisce gelosamente tesori botanici di inestimabile valore.

Faggi, aceri, frassini, olmi, tigli, ornielli, ma anche rari tassi e agrifogli: la varietà arborea è sconfinata. Non mancano ostrieti dominati dal Carpino nero, boschi di Querce a Cerro e Roverella, castagneti secolari (soprattutto a Camaldoli e Castagno d’Andrea) e rigogliosi rimboschimenti di Pino nero.

Tra i protagonisti di questo spettacolo naturale spicca la rara Cerro-sughera, mentre su pendii caldi e rocciosi si ergono, come sentinelle silenziose, alcuni esemplari di Leccio.

Ma il vero trionfo è quello della flora erbacea: oltre 1000 specie censite, di cui solo 48 sono alberi e arbusti. Un tripudio di colori e forme che raggiunge il suo apice nel massiccio del M.Falco-Falterona. Prati, radure, rupi e cenge erbose custodiscono gelosamente la memoria di migliaia di anni di evoluzione naturale.

Un paradiso per gli amanti della natura, un luogo dove perdersi tra i sentieri incontaminati e immergersi nella bellezza selvaggia di un territorio unico al mondo.

Come raggiungere il parco delle foreste casentinesi?

Se vi trovate già in Toscana, il Parco è raggiungibile in treno dalle stazioni di Bibbiena, Poppi, Pratovecchio e Stia nel versante Casentinese e dalla Stazione di Pontassieve e Contea-Londa nel versante Mugellano.
Se siete ospiti al Castello di Gargonza è una piacevole tappa a circa un’ora e mezza di distanza di auto.

Eventi estivi culturali e artistici in Toscana

cosa fare in Toscana durante l'estate 2024

Arte e fotografia con Cortona on the Move

Il festival internazionale di fotografia Cortona on the Move è alla sua 14^ edizione: una rassegna di altissima qualità che quest’anno vede 25 mostre e raccolte fotografiche di fotografi da tutto il mondo.

Cortona On The Move è nato nel 2011 quando Antonio Carloni, fondatore e direttore del festival, decise insieme a due amici di organizzare un evento dedicato alla fotografia: sin dalla prima edizione ha riscosso un vero e proprio successo richiamando nel magnifico borgo di Cortona fotografi internazionali, professionisti e amatoriali che hanno trovato nel centro storico della cittadina un luogo di incontro dove proporre i loro lavori, scambiare opinioni e condividere la passione per la fotografia.

Il festival inizierà l’11 luglio e sarà visitabile fino al 3 novembre 2024: imperdibile!

Mercato Antiquariato ad Arezzo

Non è necessaria l’estate per trovare delle chicche incredibili ad Arezzo.

Il mercato antiquario della cittadina toscana infatti si tiene ogni prima domenica del mese e il sabato precedente.

Perdetevi nelle vie di Arezzo e divertitevi a scovare tesori dimenticati, oggetti d’antiquariato e perle vintage inaspettate.

Quali sono le prossime date del Mercato Antiquario ad Arezzo 2024?

  • sabato 6 e domenica 7 luglio
  • sabato 3 e domenica 4 agosto
  • sabato 31 agosto e domenica 1° settembre
  • sabato 5 e domenica 6 ottobre
  • sabato 2 e domenica 3 novembre (un’ottima occasione per trascorrere qualche giorno da queste parti per il ponte dei morti)
  • sabato 30 novembre e domenica 1° dicembre

Eventi imperdibili in Toscana dell’estate 2024

1. Il Palio di Siena

Il Palio di Siena è un evento unico al mondo, le cui origini risalgono addirittura al 1200. Questa storica corsa di cavalli si svolge due volte all’anno in Piazza del Campo: il 2 luglio, in onore della Madonna di Provenzano, e il 16 agosto, in onore della Madonna Assunta.
Dieci delle diciassette contrade di Siena, selezionate tramite sorteggio, competono per la vittoria.

Per i senesi, il Palio è una passione che dura tutto l’anno, non limitandosi alla sola “carriera” (la corsa dei cavalli). Per i visitatori, il Palio offre uno spettacolo indimenticabile, arricchito dal maestoso corteo storico che vede la partecipazione delle istituzioni dell’antica Repubblica di Siena e oltre 600 figuranti in costume, rappresentanti delle 17 contrade.

2. Effetto Venezia

Effetto Venezia è la grande kermesse estiva che, per cinque serate di agosto, anima il cuore antico di Livorno, il quartiere Venezia, famoso per i suoi ponti e i suoi canali navigabili. Ogni anno, il programma include spettacoli di musica, teatro, installazioni, animazione di strada, giochi di luce e mercatini. L’evento è anche un’occasione perfetta per gustare i piatti tipici del territorio, come il cacciucco, i primi a base di pesce fresco, la torta di ceci, e il ponce alla livornese.

3. Calici di Stelle

Calici di Stelle è un evento imperdibile dell’estate toscana, dedicato ai vini e ai prodotti tipici di qualità.

Gli appassionati di enogastronomia possono approfittare di questo appuntamento, che si svolge durante la notte di San Lorenzo (il 10 agosto) e nei giorni precedenti e successivi. Questo evento offre la possibilità di degustare vini eccellenti sotto le stelle, in un’atmosfera magica e suggestiva.

4. Festival Puccini

Nel grande teatro all’aperto di Torre del Lago, situato sulle sponde del Lago di Massaciuccoli in Versilia, la grande musica lirica è protagonista nei mesi di luglio e agosto grazie al Festival Puccini. Questo festival offre un’opportunità unica per assistere alle opere di Giacomo Puccini, eseguite vicino alla casa dove il maestro visse e compose per molti anni.

5. Palio Marinaro dell’Argentario

Il Palio Marinaro dell’Argentario è una suggestiva competizione tra i quattro quartieri della città che si svolge ogni anno il 15 agosto nelle acque davanti a Porto Santo Stefano. Questo evento è uno spettacolo da non perdere e offre anche un’ottima occasione per visitare questo splendido tratto della costa toscana. Da qui, è possibile imbarcarsi per l’Isola del Giglio, aggiungendo un’ulteriore esperienza indimenticabile alla vostra visita.

Tutti gli eventi musicali in Toscana dell’estate 2024

A luglio, sarà possibile partecipare a numerosi eventi nei luoghi più affascinanti del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna, con la maggior parte delle attività a ingresso gratuito.

Il festival si aprirà con un concerto speciale il 17 luglio a Bibbiena, in piazza Tarlati, con Paolo Jannacci e Frida Bollani Magoni. Questo evento unico mette insieme due artisti di grande talento, unendo le loro poesie in un dialogo tra due pianoforti. Un incontro tra due generazioni, con l’esperienza e la gioventù che si confrontano attraverso canzoni e composizioni strumentali.

Il 20 luglio, a Pratovecchio, in piazza Landino, Eugenio Finardi, uno dei musicisti più apprezzati in Italia, presenterà Euphonia Suite, un nuovo progetto musicale che reinterpreta la sua carriera e il repertorio di altri grandi artisti. Accompagnato da due musicisti di alto livello, Mirko Signorile al pianoforte e Raffaele Casarano al sax, Finardi offrirà arrangiamenti raffinati che aggiungono profondità e una nuova luce a brani storici della musica italiana.

Nel luglio 2024, il Parco ospiterà eventi a tutte le ore, tra cui musica, letteratura, fotografia, fumetti, danza e arte contemporanea. Una residenza artistica curata dalla critica d’arte Chiara Cardini, intitolata “Tracce nel vento”, vedrà la partecipazione di artisti come Arianna Vairo, Nicola Villa, Alessandra Chiappini e Cristian Boffelli. Inoltre, il trekking sarà un’attività di rilievo: le iscrizioni sono aperte per Naturalmente Carovana, un viaggio dal 16 al 21 luglio attraverso alcuni dei borghi più belli del Casentino, permettendo ai partecipanti di vivere il festival in un modo davvero unico.

Firenze Rocks

Due giornate di puro rock inaugurano l’estate fiorentina.
Si inizia giovedì 13 giugno, sul palco della Visarno Arena di Firenze, con: Bob Vylan, Avenged Sevenfold che tornano in Italia dopo sei anni, per un’unica data nel nostro Paese e a seguire anche i Bowling for Soup, band punk rock texana, e i Cemetery Sun.

Sabato 15 giugno, gli headliner saranno i Tool, di ritorno in Italia dopo cinque anni di assenza. La giornata vedrà anche le esibizioni dei The Struts, dei dEUS e dei Night Verses.
Dopo qualche giorno di pausa, il festival riprende l’11 luglio con Calcutta. Il 12 luglio torna l’intramontabile Lenny Kravitz.
Il 15 luglio sarà il turno di Diana Krall, l’unica artista donna in calendario (per ora). Si continua il 16 luglio con John Fogerty. Il 18 luglio, Salmo & Noyz Narcos animeranno la piazza. Il 19 luglio sarà la volta di Mika, seguito il 20 luglio da Sam Smith. I Duran Duran, protagonisti di due serate il 21 e il 23 luglio, precederanno l’esibizione di Toto e Marcus Miller il 24 luglio. Il festival si concluderà il 26 luglio con l’energia di Gazzelle.

Lucca Summer Festival

Un’estate indimenticabile anche a Lucca, con due mesi di musica italiana e internazionale tra Piazza Napoleone e le Mura: il Lucca Summer Festival è una garanzia.

Si parte il 2 giugno con l’attesissimo Eric Clapton, che torna a Lucca dopo 18 anni dalla sua ultima esibizione su questo palco, per un’unica data italiana. Un evento imperdibile.

Ed Sheeran si esibirà l’8 e il 9 giugno, con un doppio concerto dopo il sold out della prima data in tempi record.
Il 30 giugno sarà la volta della Swedish House Mafia.
Luglio sarà altrettanto intenso: il 3 luglio salirà sul palco Tedua, il 5 luglio Geolier, il 6 luglio The Smashing Pumpkins insieme a Tom Morello, e il 7 luglio la leggenda Rod Stewart.

La Prima Estate a Lido di Camaiore

Ogni volta è come se fosse la prima. Il parco Bussoladomani, per due weekend di giugno, diventa il Coachella della Versilia.

Si inizia il 14 giugno con Jane’s Addiction, Dinosaur Jr., Sleaford Mods e Motta. Il 15 giugno, un evento speciale con Kama Kama History, omaggio a uno dei locali simbolo della Versilia, con Dj Ralf, Francesco Farfa, Mario Scalambrin, Stefano D’Andrea, e Davide Benedetti | Christiano. Il 16 giugno, serata alternativa con i Phoenix, 2manydjs DJ Set e Venerus.

Il secondo weekend inizia il 21 giugno con Peggy Gou, seguita da Anotr e Todd Terje. Il 22 giugno sarà una serata più rilassata con Paolo Nutini, Michael Kiwanuka, Black Country, New Road e Swim School. Il festival si concluderà il 23 giugno con le esibizioni di Fontaines D.C., Kasabian, Shame e Wu-Lu.

Pistoia Blues Festival

Musica ricercata, storytelling d’autore, blues e folk tra Piazza Duomo, la Fortezza Santa Barbara e il Teatro Bolognini. Questo è il Pistoia Blues Festival.

Il 4 luglio, il festival sarà inaugurato dalla band americana Calexico.
L’8 luglio sarà la volta di Elio e Le Storie Tese. L’11 luglio, doppio spettacolo con il soul di Mario Biondi e il jazz di Dee Dee Bridgewater. Il 12 luglio, Matteo Mancuso e Mark Lettieri degli Snarky Puppy porteranno la loro maestria musicale. Il 13 luglio, il Devon Allman Project prenderà il palco.

Per la sezione Storytellers, il 7 luglio si esibirà Tommaso Paradiso, seguito il 13 luglio da Antonello Venditti.